Fayna Sky Sport Insider: «Calciomercato L’Originale in Trentino: tra emozioni, natura e colpi di mercato»
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Sky Sport Insider
Settimana vibrante e intensa quella vissuta in Trentino, dove il format itinerante di Sky Calciomercato L’Originale ha fatto ritorno alle proprie origini, in quella terra che ne ha visto la nascita e che ne custodisce lo spirito autentico. Tra scenari mozzafiato, esperienze a contatto con la natura, incontri con le tradizioni locali e momenti di pura adrenalina, il racconto del calciomercato si è intrecciato con quello del territorio, dando vita a un mosaico unico di emozioni e contenuti. Ogni giornata ha rappresentato un viaggio dentro la storia, la cultura e le bellezze della Val di Sole, ma anche dentro l’attualità del calciomercato, con notizie, trattative e colpi che hanno acceso la fantasia dei tifosi. È stato un percorso capace di unire sport, passione e racconto, trasformando il calcio in una narrazione che va oltre i confini dello stadio e si innesta nella vita quotidiana dei luoghi attraversati.
LA NUOVA TOURNÈE - Saranno 9 le splendide località che ospiteranno i racconti delle trattative di mercato, con l’inimitabile format ricco di notizie e al tempo stesso leggero e spensierato: si parte subito con Olbia, San Pantaleo (2-6 giugno), con la seconda settimana ancora in terra sarda, a Golfo Aranci (9-13 giugno). La terza settimana si aprirà in Friuli Venezia Giulia a Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025, dal 16 al 20 giugno. Ultima settimana di giugno ad Alassio (23-27 giugno), prima di sbarcare in Centro Italia a Ostia-Lido di Roma, dal 30 giugno al 4 luglio. Appuntamento a Fano, nelle Marche, dal 7 all’11 luglio, mentre sarà Reggio Calabria l’ultima meta prima della sosta (14-18 luglio). Il rush finale di agosto riparte dalla Val di Sole-Trentino dal 18 al 22 agosto, con l’ultima settimana itinerante che si terrà a Siracusa dal 25 al 29 agosto.
NOTIZIE E MUSICA – Alessandro Bonan sarà ancora una volta alla conduzione del programma, che durante la tournée ospiterà giornalisti e talent di Sky Sport e personaggi legati al territorio e al panorama sportivo nazionale. Aggiornamenti continui grazie ai contributi live degli inviati della squadra mercato di Sky Sport, con Gianluca Di Marzio e Luca Marchetti sempre in prima linea con le ultime dai luoghi caldi del mercato estivo. Occhi sempre aperti sui contenuti provenienti da web e social, con Fayna pronto a svelare ogni tipo di curiosità.
Come sempre, non solo notizie, perché la musica è uno dei pilastri di Calciomercato - L’Originale, a partire dalla nuova canzone, “Fino alla fine del mare” che, come un tormentone, introdurrà ogni giorno il dibattito e le notizie. Scritta e interpretata da Alessandro Bonan, con l’arrangiamento di Leonardo Lagorio, la canzone riporta immediatamente nella dimensione del viaggio in nave, nel più autentico spirito estivo che caratterizza il programma, con la serenità tipica delle giornate della bella stagione e l’atmosfera rilassata che accompagnerà il trio, i loro ospiti e le notizie di mercato durante il viaggio attraverso l’Italia.
IL PODCAST – Riparte dal 3 giugno anche "Buongiorno Calciomercato", il podcast quotidiano di Gianluca Di Marzio: ogni mattina dopo L'Originale, il tempo di un caffè per scoprire le ultime notizie di calciomercato e tutto quello che succederà durante la giornata. "Buongiorno Calciomercato" è un podcast esclusivo disponibile dalle prime ore del mattino su Sky Sport Insider per tutti gli abbonati.
Durante tutto il calciomercato, inoltre, aggiornamenti continui anche sul canale all news Sky Sport 24, su skysport.it e sui canali social di Sky Sport.
Calciomercato – L’Originale è scritto e ideato da Alessandro Bonan, Davide Bucco e Guido Barucco, con la regia creativa di Roberto “Popi” Montoli.
MALE', DIETRO LE QUINTE DI SKY CALCIOMERCATO L'ORIGINALE
di Valerio Spinella (Fayna) - Sky Sport Insider
Siamo ripartiti dal Trentino, dove nel gennaio 2023 nacque il format itinerante di Calciomercato L'Originale. Da quella tappa a Madonna di Campiglio siamo tornati in questa regione per ogni sessione di mercato: Pinzolo, Moena, Canazei, Ossana e infine Malé, in Val di Sole. In questa settimana la Serie A ha scaldato i motori e l'avvicinamento alla prima di campionato ha riservato alcune brutte sorprese. L'infortunio di Lukaku che ha riportato il Napoli alla ricerca di un attaccante, lo stop di Leao che salterà Cremonese e Lecce, lo sfortunatissimo caso di Matija Frigan, acquistato dal Parma e subito vittima della rottura del crociato. Anche il neo-acquisto della Roma, il giamaicano Leon Bailey, si è fermato al primo allenamento per un problema muscolare. E poi c'è il caso Boniface: l'attaccante nigeriano arriva a Milano e scopriremo solo dopo le tante visite mediche se firmerà con i rossoneri. Ma questa settimana ha anche portato buone notizie sul fronte mercato: Krstovic all'Atalanta, Piccoli alla Fiorentina, Sanabria alla Cremonese, Diouf all'Inter, Siebert al Lecce e Asllani al Torino sono colpi che risvegliano anche l'istinto dei fantallenatori. Ed è stata una settimana speciale per noi di Calciomercato L'Originale, che non ci limitiamo a preparare il programma ma viviamo il territorio con grande intensità: attraverso il mio diario vi racconto come è andata, giorno per giorno.
Lunedì 18 agosto
Per festeggiare il nostro ritorno in Trentino, a sette mesi dalle dirette da Ossana, questa mattina ci siamo recati a Pejo: qui abbiamo preso la cabinovia per raggiungere, a quota 2.000 metri, la località denominata Tarlenta. Siamo stati accolti subito da simpatiche caprette che ci hanno indicato la via della fonte più limpida da cui abbeverarci e riempire le nostre borracce, e ci siamo divisi in gruppetti da 3/4 persone per salire ancora, questa volta in seggiovia. La Val di Pejo durante la Prima Guerra Mondiale era una zona di confine tra l'Impero austroungarico e il Regno d'Italia: qui fu costruita la rete di teleferica per approvvigionare i soldati che erano sulle vette più alte. Scortati da Mauro, la nostra guida alpina, abbiamo goduto di un panorama spettacolare. Passeggiando abbiamo imparato che il larice è l'unica conifera che perde gli aghi in autunno: diventano gialli, infatti ci spiegava Mauro che il periodo autunnale è uno spettacolo per i colori. Non contenti siamo saliti ancora: la funivia Pejo 3000 consente di raggiungere la quota di 3.000 metri, come si può dedurre dal nome, e noi ci siamo concessi un aperitivo in quota. Succo di mela, da veri atleti. Dalla cabinovia abbiamo ammirato le rocce: il colore marrone è dato dal ferro che contengono in grande quantità. A quota 3000 la vista è pazzesca, abbiamo fotografato un ghiacciaio morenizzato: significa che è coperto di pietra, ma sotto il ghiaccio c'è! E quando il ghiacciaio si scioglie rimane un paesaggio lunare. Ci siamo meritati un pranzo tipico - zuppa d'orzo, canederli e torta sacher - e poi abbiamo raggiunto Attilio, guida del collegio delle guide alpine di Trento, che ci ha presentato la centrale di Pont a Cogolo. È considerata la centrale idroelettrica più bella d'Italia. Il progetto è milanese perché gli studi di architettura che hanno ideato e poi realizzato la centrale erano di Milano. Alla fine della Prima Guerra Mondiale nel Nord Italia si cercava una fonte energetica e occorreva un bosco dove ci fosse tanta acqua: la Val di Sole rispondeva a questa esigenza. L'acqua viene portata in località Gaggio e fa un gran salto di 700 metri da una parte e 600 metri dall'altra per andare a colpire le turbine. Per rendere l'idea della portata di una turbina: riempie una piscina olimpionica in 6 minuti. La turbina mette in rotazione l'alternatore che, ruotando alla velocità di 600 giri al minuto, produce energia elettrica a corrente alternata. L'impianto di Cogolo è di proprietà del gruppo Dolomiti Energia, il quarto produttore idroelettrico a livello nazionale e l'unico focalizzato sulle energie rinnovabili. È una fabbrica ma sembra un museo: incantevole il giro scale che porta dalla sala macchine alla sala controllo, con le pareti che sono dei graffiti. All'esterno dell'edificio ci sono dei balconi in legno, a scopo puramente decorativo, e un ritratto di San Nepomuceno, il santo protettore delle acque e di chi lavora con l'acqua.
Martedì 19 agosto
Questa mattina siamo partiti da Mezzana, circa 900 metri sul livello del mare, presso la stazione della ferrovia Trento-Malé dove c'è la Ursus Bike Station. Qui ci attendevano Alessandro e Tommaso e dopo aver assegnato una e-bike e un caschetto a ognuno di noi, ci hanno guidati e scortati per l'intera tappa del nostro tour. La pista ciclabile della Val di Sole si sviluppa quasi per intero lungo il percorso del fiume Noce, per 35 km, da Cogolo di Peio fino a Mostizzolo ricalcando il tracciato di antiche strade di collegamento o di strade arginali e di campagna. Il percorso copre un dislivello complessivo di 565 metri. Tra un sorpasso e una fuga ci siamo fatti inebriare dalla maestosità del paesaggio. Siamo così arrivati a Pellizzano percorrendo la strada fino al Lago dei Caprioli, a quota 1280 metri. Per la precisione Lago dei Caprioli si trova in località Fazzon. Perfetto per una giornata di relax, questo posto è un gioiello in un classico paesaggio alpino. Per chi non vuole pedalare è facilmente raggiungibile seguendo la strada asfaltata in auto, c'è anche un comodo parcheggio. Dal lago, poi, con una breve escursione si può raggiungere la Malga alta di Fazzon che in estate è dedicata all'alpeggio estivo. Dopo aver mangiato allo chalet del Lago dei Caprioli abbiamo rimontato le bici, la discesa è stata molto divertente. Nel pomeriggio ci siamo presentati all'azienda agricola La Contenta. Accolti da Laura e Lorenzo, ci è stato spiegato che il nome La Contenta si deve al loro mantra: "Accontentarsi, godere di quello che si ha". In questa azienda si coltivano lamponi, mirtilli e more ascoltando Radio Paradise. Nulla è lasciato al caso, la frequenza migliore per il benessere delle piante sono i 400 hertz, la musica deve essere melodica e polifonica. Questa azienda si occupa di oltre 6000 metri quadrati coperti e si contano 4000 piante di lamponi coltivati in vaso e senza l'impiego di alcun prodotto: ai parassiti ci pensano gli insetti, tutto è naturale. Ci siamo cimentati nella raccolta di questi deliziosi frutti di bosco e lo Zio Bergomi si è calato nella parte da vero campione.
Mercoledì 20 agosto
Oggi ci siamo regalati l'esperienza del rafting in Val di Sole. Siamo stati ospiti di Trentino Wild a Caldés, che ci ha messo a disposizione mute, caschetti e pagaie. Di Marzio ha dovuto fare una scelta forte: niente telefono. La nostra missione – seguiti da guide esperte - era cavalcare le rapide del fiume Noce, al primo posto in Europa e nono al mondo per la pratica del rafting. Grazie a Dodo, Carlo e Benjamin, che ci hanno telecomandato magistralmente, abbiamo percorso 12 km in poco più di un'ora, pagaiando immersi nella natura e nei panorami mozzafiato delle Dolomiti. Ci siamo esaltati e per essere la prima volta ci siamo anche sentiti bravi. L'età minima per la discesa base è di sei anni accompagnati da un genitore: quindi anche i bambini possono fare rafting! Ma è un'attività perfetta per feste, addii al celibato o al nubilato, o semplicemente per divertirsi in gruppo. Anche perché non c'è il problema del meteo, tanto ci si inzuppa in ogni caso, che ci sia sole, pioggia o nebbia. Completato il nostro percorso, dopo la doccia c'è stata una grigliata. Ci ha raggiunti Aldo Serena ed è spuntato anche il sole. Giornata memorabile.
Giovedì 21 agosto
Questa mattina siamo stati a Rabbi per visitare il Molino Ruatti, che si trova all'ingresso della Val di Rabbi, lungo la strada principale. Nicola ci ha aperto le porte del museo guidandoci in un percorso alla scoperta della vita quotidiana di due secoli fa. Quello dei dazi era un tema caldo già all'epoca. Abbiamo visto da vicino la prima macina per la lavorazione dei cereali, i più resistenti al freddo erano orzo, grano saraceno e segale, ma qui venivano lavorati anche avena, frumento e mais. Pit stop nella stalla e poi abbiamo visitato la casa ottocentesca della famiglia Ruatti, con gli ambienti e gli oggetti di vita originali. Paolo Condò ha firmato il libro visite e ci siamo diretti in frazione San Bernardo per intraprendere il percorso Kneipp. Si tratta di un itinerario a tappe dedicato alla cura fisica e al relax a contatto con elementi naturali, da effettuare a piedi nudi. Sebastian Kneipp, maestro dell'idroterapia nato in Baviera nel 1821, dava molta importanza al camminare a piedi nudi. Il percorso parte dall'acqua bassa, gelida, si prosegue passeggiando su diversi tipi di pavimentazione: ciottoli, argilla, legno, fondi ruvidi... un toccasana per la circolazione. L'idroterapia stimola le funzioni vitali del corpo e aiuta a curare stress, tensione muscolare e insonnia. Si è fatta ora di pranzo e dopo aver attivato la circolazione abbiamo attivato la masticazione. Gli chef del ristorante Al Cervo ci hanno deliziato con un menù spettacolare. Next stop: Terme di Rabbi, per l'assaggio dell'acqua termale spillata direttamente all'antica fonte, che è stata scoperta nel XVII secolo. L'acqua "forta", elemento che caratterizza le Terme di Rabbi, già nel 1665 era considerata l'Elisir di lunga vita dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria. L'abbiamo testata in vista dell'attività dell'ultimo giorno, che sapevamo essere piuttosto impegnativa.
Venerdì 22 agosto
Oggi ci siamo divisi in due gruppi: il gruppo trekking e il gruppo "miele". Io mi sono affidato a Gianni, la guida alpina che ha accompagnato il primo gruppo in una bellissima escursione al rifugio Denza. Si tratta di un percorso di media difficoltà, ci abbiamo messo poco meno di due ore per salire. Parliamo di un dislivello di circa 500 metri, partendo da quota 1800 metri per arrivare a 2.300 metri. Siamo passati sotto una piccola cascata ammirando da lontano la neve sulle cime della Presanella. Mano a mano che si sale lungo quella che era una mulattiera austriaca della Prima Guerra mondiale il panorama che si apre davanti agli occhi è grandioso. Dicevo del "gruppo miele": Gianluca Di Marzio e Luca Marchetti, che non possono vivere senza copertura telefonica, sono stati al Mulino Museo dell'Ape. In val di sole sono più di 140 i piccoli apicoltori, riuniti in un'associazione che ne sostiene e promuove l'attività. Mulino Museo dell'Ape nasce con lo scopo di divulgare e valorizzare l'attività dell'apicoltura e il mondo delle api. Ma torniamo al trekking. Raggiunto il rifugio Denza c'è una targa che dichiara 2298 metri. L'aria sarà pure più rarefatta ma l'atmosfera di festa si fa sentire da subito. Mirco si mette a cantare e a suonare la fisarmonica mentre noi ci dissetiamo consultando un fantastico menù che offre piatti della tradizione: canederli, tagliatelle con i funghi, salsiccia con polenta e formaggio fuso, uova con speck e patate... e una sacher divina. È stato il modo per chiudere in bellezza una settimana davvero speciale.