E' micidiale un derby di pomerìggio, obbliga a giudizi immediati si celebrano e si bruciano miti in un attimo. Segna Ronaldo e Giovanni Galli su ltalia Uno, dice che: «Quando hai a che fare con un giocatore cosi, il pericolo è sempre dietro la porta». Semmai davanti.
E c'è chi ha una gran voglia di celebrare «il gol più importante del campionato». All'intervallo, Ilaria D'Amico su Sky, affibbia al brasiliano: l'etichetta di «rinnegatore di una fede».
Basta un tempo e i giudizi girano: «Si è visto poco, si è mosso poco, ha giocato cosi così», dice Vialli. Boban: «Ha giocato molto male». Tutto scivola via, tutto è effimero in tv.
Si erge, alla fine, un inatteso protagonista, a sentire Stefano De Grandis, bordocampista Sky: «Seedorf sta giocando largo, Ancelotti gli ha detto di spostarsi al centro per dare spazio alle discese di Seedorf». Olandese multiuso.
Nel valzer di giudizi che si contraddicono l'uno con l'altro, una sola certezza conforta il nostro pomeriggio. Qualunque cosa succeda, nulla a «Quelli che» (Rai Due) potrà interrompere il collegamento col convegno di astrologia, fondamentale fonte di apprendimento sportiva, tanto che Marco Mazzocchi, per informarci dell'ingresso di Gilardino, è costretto a scriverlo su un cartello.
Di calcio, ormai si può parlare solo di nascosto. Quando poi tocca a Ronaldo, eccolo barcollare dopo l'ennesima interista televisiva perché, fra i motivi della sconfitta, indica anche questo: «Eravamo più stanchi di loro, per avere giocato i supplementari della Champions». Ma lui, la Champions, la guarda solo in tv.
L'unico milanista contento alla fine è Fausto Bertinotti intervistato da Fabio Fazio a «Che tempo che fa» (Rai Tre). «Derby perso? Non cambia nulla, il mio è il Milan dell'infanzia, di Liedholm e Nordhal e quelle maglie rossonere non perdono mai». Non ha visto le facce di Galliani e Berlusconi
LA FRASE STORICA Alla «Domenica sportiva» Tardelli chiede a Spalletti perché non ha fatto qualche cambio prima. E lui risponde: «Nell'altra tv mi hanno accusato dell'esatto contrario perché quando ho sostituito Mancini c'è rimasto male»
I TIFOSI Dopo Lione-Roma non ci sono più dubbi sulla fede calcistica di Fabio Caressa. Altro che «Andiamo a Berlino» e «Campioni del mondo», quando Mancini ha segnato il 2-0 a momenti moriva.
Esprime senza veli la sua fede anche Mario Sconcerti quando in collegamento c'è Guidolin che accusa dì antìsportività Prandelli La reazione non è da opinionista, ma da ex. dirigente viola: «Si ma lei non dice nulla sulla bella partita che ha giocato la Fiorentina e poi i suoi giocatori picchiavano come fabbri».
Più che Sky Sport, a volte sembra un bar sport.
FENOMENO Dalla telecronaca Sky di Hertha Berlino-Bayem: «Andreas Gorlitz il 31 gennaio 1982 ha compiuto 25 anni». Quindi oggi ne ha 50, e gioca ancora in Bundesliga! Complimenti
Vincenzo Cito
per "La Gazzetta dello Sport"