Se a un matrimonio la sposa è brutta, non lo si va a dire proprio ai parenti ma alla Rai, di questi tempi, non ci sono più regole.
Succede a «Quelli che» quando, ovviamente alla fine della trasmissione, vengono invitati Marco Bortolamì, capitano della nazionale di rugby e il team manager Carlo Checchinato.
C'è il solito clima di entusiasmo per le cose che non si conoscono («in questo sport l'arbitro punisce le proteste mandando la squadra 10 metri avanti», e invece è indietro),
Simona Ventura si compiace soprattutto dell'aspetto fisico degli irlandesi, c'è chi pronuncia rugby ancora con la u, insomma il solito fritto misto.
Poi la conduttrice chiede chi trasmetterà il Mondiale, scopre che non sarà la Rai, di questo se ne dispiace ma Rino Tommasi la tranquillizza così: «Con Sky quelli del rugby sono in buone mani».
Grazie tante, nemmeno Ilaria D'Amico avrebbe fatto meglio. Per di più, uno degli ospiti elogia La7, perché manda in diretta tutte le partite del Sei Nazioni.
L'unica cosa buona che ha fatto la Rai. insomma, è stata invitare quelli che poi elogiano gli altri.
E il dramma è che hanno pure ragione. La Rai non ha perso solo il rugby ma anche il calcio e ce lo ricorda, drammaticamente, ogni anno «Domenica sprint» (Rai Due) col suo vagone di stupori.
E' il mondo che si capovolge: un minuto uno sul campionato di serie A (neppure i marcatori ci dicono) e niente immagini dei gol perché non le hanno, spazio agli altri sport, dalla Formula Uno al ciclismo, dal nuoto al pattinaggio su ghiaccio. Infame l'orario (dalle 19.10 alle 19.30) perché uccide la freschezza, basket e volley stanno ancora giocando, presto per dare i risultati.
Ma stiamoci zitti e teniamoci questa minestra. Quando ci ricapita di ascoltare un'intervista del maratoneta Migidio Bourifa in accento bergamasco?
IL BUON ESEMPIO Per essere carina, è carina. Si incarta ancora un po' sui risultati, dopo 29 giornate, ma che importa. Il suo merito è un altro: a un mondo Mediaset che si inchina, ha indicato un'alternativa ai «signor Galliani» e agli «Adrianogalliani». Ieri, a «Domenica stadio» lo ha chiamato, semplicemente «Galliani». Ci voleva Patricia Hnatek, modella argentina...
Vincenzo Cito
per "La Gazzetta dello Sport"