Calcio sempre meno accattivante per le tv generaliste (e non solo, anche Sky mostra qualche segno di stanchezza negli ascolti) e sempre più spazio agli altri sport. Ieri è tornata la Formula 1 anche se alle 4 del mattino.
Formula gaffe. Da segnalare quindi solo la gaffe extrasportiva dei telecronisti di Rai 1 (per troppo entusiasmo hanno dato già per liberato Daniele Mastrogiacomo)e la sceIta di conservazione in materia di rubriche. Sempre i soliti, quasi asettici, commenti da studio e niente postazioni dal vivo sui circuiti.
Satellite birbone. Grande sforzo premiato dagli ascolti per La 7, che sabato ha trasmesso una intera giornata dedicata alla palla ovale con ben tre incontri del Sei nazioni. Peccato che il satellite abbia fatto saltare il collegamento proprio mentre la Francia segnava una meta che, per differenza punti, sarebbe risultata decisiva proprio per assegnare il prestigioso trofeo.
Il tubo 1). Nell'occasione molti telespettatori hanno scoperto che i telecronisti non sono sui campi di gioco, ma lavorano dagli studi televisivi italiani. E infatti erano a loro volta all'oscuro del risultato finale della partita. Queste telecronache a distanza si chiamano in gergo "dal tubo". Nomen omen.
Il tubo 2). Dal tubo sono anche le cronache che Sky dedica ai Master Series di tennis. E infatti non abbiamo saputo se Federer ha perso per infortunio o solo perché ha giocato male.
Autocritica. Mosca dopo che gli è stato riconosciuto di aver finalmente indovinato un mezzo pronostico (il gol di Ronaldo nel derby): «Ero ubriaco». Poetico. Luca Serafini commentando la bassa intensità di Sampdoria-Palermo: «Anticipo con sottofondo di musica da camera».
Indeciso. Il cronista Mediaset di Ascoli-Inter: «La prima contro l'ultima. Ma non è detto».
Sessualmente confuso. Il moviolista Pistocchi: «La guardalinee questa volta è donna».
Chi è senza peccato... Massimo Mauro sulla simulazione di Ibraimovich: «Può capitare che un giocatore si lasci cadere. Chi non l'ha fatto?».
...Scagli la prima pietra. E Mancini attento: «Può anche capitare che si perda l'equilibrio».
Alberto Guarnieri
per "Il Messaggero Sport"