"La plateale protesta di Alessandro Cecchi Paone nei confronti del genere televisivo reality ha rappresentato in questi anni una delle sfaccettature più credibili nel confronto tra chi invoca una televisione più qualitativa e quanti, invece, ritengono che la Tv contemporanea vada bene così com'è. Le indiscrezioni sulla ventilata partecipazione del giornalista all''Isola dei Famosi' vanificherebbe le sue enunciazioni e farebbe perdere alla campagna per una Tv migliore un testimonial attendibile". Lo afferma Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, componente della commissione ministeriale che ha redatto il Codice Tv e Minori.
"Se anche professionisti come Cecchi Paone - continua Marziale - si lasciano sedurre dalla tentazione di partecipare al reality ciò significa che la scatola magica ormai è divenuta un magma indifferenziato a scapito delle professionalità e delle individualità che, decontestualizzate dal reality, avrebbero molto altro da fare e da dire. C'è da augurarsi che l'annunciata partecipazione di Cecchi Paone all'Isola dei Famosi sia soltanto una bufala mediatica di mezza estate, se così non fosse c'è da sperare in un suo rifiuto".
"Ricordo ad Alessandro - conclude - che il genere reality risulta essere quello maggiormente sanzionato per trasgressioni al Codice Tv e Minori e che lo stesso presidente Rai, Petruccioli, poco tempo fa ne ha scongiurato, vanamente, la programmazione sui canali Rai".
