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A chi va il merito del successo di questa serie?
«A tutto il gruppo. Al regista Stefano Vicario che, come un direttore d'orchestra, ha tirato bene tutti i fili. A chi ha scritto una sceneggiatura credibile. Con Claudio Amendola c'è un'amicizia profonda, c'è molto sintonia tra di noi. Ci conosciamo da 24 anni, è un fratello. Anzi è lui che tratta me come un fratello».
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Come sarà la seconda serie de "I Cesaroni"?
«Non posso anticipare molto. E' stata scritta sulla nostra pelle, quindi sarà ancora più efficace. Questa fiction ha avuto così tanto successo che molti personaggi famosi saranno ospiti dei nuovi episodi. Tra questi: Raul Bova e Francesco Totti che interpretano se stessi. Mentre Alessandro Gassman, é un uomo che, in seguito ad un incidente, ha perduto la memoria e si convince di essere Giulio Cesaroni».
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Tra una fiction e l'altra ha girato anche una serie di spot pubblicitari con Diego Abatatantuono che piacciono molto.
«Stanno diventando una piccola soap opera. Incisiva, breve divertente. E poi, avete presente la povera moglie di Diego che interpreto negli spot televisivi? Se dovessi descrivermi io sono proprio quella donna lì».
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Che tipo di telespettatrice si considera?
«Divido il telecomando con mio marito che preferisce i programmi scientifici, mentre io mi soffermo su film del passato».
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Oggi quali sogni professionali le rimangono da realizzare?
«Ho scritto un soggetto che parla della malattia mentale, e senza presunzione ritengo che potrebbe diventare un buon film»
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Emanuela Castellini
per "Il Secolo XIX"
per "Il Secolo XIX"