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Dalla fiction alla realtà: i Ris televisivi costretti in ospedale

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Fonte: La Gazzetta dello Sport

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Televisione
  domenica, 12 agosto 2007
 00:00

Se fosse stata una trovata del regista per dare -  più pepe alla serie, la bella eroina in camice del telefilm avrebbe subito risolto il mistero, scovato il colpevole, e salvato tutti come al solito.

Ris - Delitti ImperfettiStavolta, però, la fiction non c'entra. Non c'entrano i copioni. Non c'entrano neppure le scrupolose indagini dei (finti) Ris che tanto piacciono in tv. Stavolta, al Policlinico Umberto I di Roma, tutto era reale: i dottori, i pazienti, i fastìdi, le ustioni, le paure.

Protagonisti, appunto, gli interpreti di Ris-Delitti Imperfetti, il fortunato serial televisivo trasmesso dal 2004 su Canale 5, che lunedì sono finiti all'ospedale (davvero) dopo una misteriosa intossicazione, avvenuta in un finto stanzone per le autopsie, all'Umberto I, durante le riprese di un episodio della quarta serie, in onda da gennaio 2008.

USTIONI Colpa di un detergente o di un disinfettante troppo forte—usato da una ditta arruolata dalla Taodue, la società di produzione di Bis —, che ha «reagito» in un modo un po' troppo strano e fatto letteralmente bollire il set della fiction. Risultato; una trentina di persone intossicate (l'Umberto I ha precisato che nel suo pronto soccorso si sono presentati solo «6/7 componenti dello staff»), molta paura, e qualche ustione di troppo.

Anche per i cervelloni televisivi del Ris. Come l'eroina in camice Gea Lionello, alias Claudia Morandi, il medico legale che ha un debole per gli ultimi pasti dei cadaveri che passano sotto le sue mani: le sue cornee sono state lesionate, e il caldo ha ustionato una buona fetta del suo corpo. Con le bende sugli occhi («Alternate, per non rimanere al buio»), racconta: «Abbiamo lavorato tranquillamente la mattina ma poi, dopo ia pausa per il pranzo, è cominciato tutto. Il set era bollente: pensavamo che si fosse scaldato a causa della luce dei riflettori, ma poi abbiamo cominciato a sentire un fortissimo disagio. Nausea, giramenti di testa, fastidi alla gola e bruciore agli occhi. Mi sembrava di abbrustolire». L'idea per una nuova puntata è già pronta.

Carlo Angioni
per "La Gazzetta dello Sport"
(Edizione del 09/08/07)

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