Carlo Alberto Dalla Chiesa venne ucciso in un attentato di mafia il 3 settembre del 1982.
Oggi è la figlia Rita, volto noto della tv, a marcare con forza l'esigenza di ricordare un anniversario così importante. Ed è la Rai a essere messa sotto accusa dalla conduttrice di «Forum».
La Rai che «forse non ha pensato a un film sulla figura di mio padre - ha detto la Dalla Chiesa- perché per il suo rigore morale era e continua a essere un personaggio scomodo».Â
Il generale Dalla Chiesa ha attraversato gran parte dei primi trenf anni della storia della Repubblica italiana. I momenti più difficili e più tesi della nostra società lo hanno visto tra i protagonisti: il terrorismo, gli anni di piombo, il rapimento e il delitto Moro.
E la mafia; quella mafia che a Palermo impugnò un Ak 47 automatico e lo uccise nella sua macchina assieme alla seconda moglie.
Un omicidio che è diventato l'ennesimo caso d'Italia, per gli innumerevoli moniti del generale sul pericolo mafia rimasti inascoltati dallo Stato. A raccontare l'eroica vicenda del generale sarà la fiction «La vita del generale Dalla Chiesa» su Canale 5 in onda il 10 e l'11 settembre, con Giancarlo Giannini nei panni del protagonista
«Mi meraviglio invece della dimenticanza della Rai - ha sottolineato Rita Dalla Chiesa - mentre ringrazio Mediaset per aver dedicato all'anniversario anche unapuntatadi "Matrix" (il 30 agosto) e di ' Vite straordinarie" (il 2 settembre)».
In verità su Raidue proprio per il 3 settembre è prevista una puntata de «La Storia siamo noi» che Giovanni Minoli ha preparato sul generale a venticinque anni dalla morte.
Articolo tratto da
"L'Avvenire"
(29/8/2007)