Piazza Affari scommette ancora una volta sulla vendita di Telecom Italia Media (TI Media). La scorsa settimana la controllata del gruppo Telecom Italia che detiene i due canali televisivi nazionali La7 e Mtv ha infatti archiviato alcune sedute positive sulla scia di un possibile interesse da parte di un gruppo di media.
A supporto della tesi giocherebbero anche le attese di una rapida soluzione del dossier Telco, con il passaggio di proprietà di Telecom Italia dalla Pirelli di Marco Tronchetti Provera alla cordata italospagnola formata da Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Generali, famiglia Benetton e Telefonica.
"Lâipotesi che circola nelle sale operative è che Sky Italia (parte del gruppo di Rupert Murdoch, ndr) sia interessata allâacquisto â dice Federico Baj, responsabile gestioni di Corner sim - ma potrebbe anche essere una mossa per riportare i riflettori sul gruppo. Sembra strano che Sky, ora che sta raccogliendo i frutti sul satellite, si voglia confrontare con il duopolio della tv generalista". E osserva: "Vista lâincertezza sui mercati, non è da escludere che si tratti anche di qualche hedge fund che vuole alleggerire le posizioni".
Da TI Media è arrivata lâennesima smentita. Non câè niente di nuovo al momento, hanno riferito, almeno fino allâarrivo dei nuovi azionisti. Poi si vedrà . Le ipotesi di una cessione imminente circolano infatti da un anno con TI Media periodicamente sugli scudi del listino di piazza Affari, ma finora si sono sempre rivelate infondate.
Lâanalista di una sim milanese sostiene però che la società dovrà prima o poi ripensare al suo futuro perché i dati di bilancio, pur in miglioramento, non sono soddisfacenti.
Le strade sono due: ricapitalizzazione con un nuovo piano di investimenti per recuperare lâaudience al 45% e andare oltre lâobiettivo del pareggio per lâEbitda 2009 oppure la vendita. Ipotesi ora considerata plausibile con il cambio di guardia a Telecom Italia.
Tra i possibili pretendenti sono stati indicati, oltre a Sky, Rcs (che però deve ancora digerire lâacquisto dellâeditore spagnolo Recoletos), Bertelsmann e De Agostini, il più papabile, secondo lâanalista, perché ha già una tv in Spagna (Antena3), ha acquisito la casa di produzione Magnolia e soprattutto ha soldi da investire (ma anche il gruppo italiano ha smentito ogni interesse).
TI Media ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 42,2 milioni di euro (54,9 mln nell'analogo periodo del 2006), ricavi in crescita pari a 125 milioni (97,8 mln), Ebitda a 20,8 mln (52,4 mln), Ebit a 51,6 mln (79 mln). L'indebitamento finanziario netto è sceso a 165,1 milioni dai 190,6 milioni registrati al 31 marzo.
Sarah Pozzuoli
per "La Repubblica Affari & Finanza"