Notizie, Palinsesti Calcio TV, Recensioni, Video. Forum e Social. Sky Italia, DAZN, Rai, Mediaset, Amazon Prime, Tivusat. Scopri di piu su Digital-News.it!

Panariello: 'La tv? Meglio stare lontani, Io guardo solo le televendite'

News inserita da:

Fonte: La Repubblica

T
Televisione
  lunedì, 08 ottobre 2007
Panariello"Qualche proposta c'è, ma prendo tempo. Come dicono in molti, ogni tanto dalla tv bisogna stare lontani". Giorgio Panariello infatti non ci torna, almeno non a breve. Anche se scagionato dall'onta che si portava dietro dal 2001, quando l'Espresso mise in copertina la sua foto e il titolo che citava la "tv deficiente" stigmatizzata dall'allora first lady Franca Ciampi.

E' stata proprio la signora Franca a chiarire, ospite del Tg5: "Non mi riferivo a te, con te mi diverto". Si chiude la questione "anche se in realtà - dice l'attore - non è mai esistita". Tutto ridimensionato, "non fu un fallimento" nemmeno Sanremo 2006, da lui condotto con ascolti fra i più bassi della storia del Festival. Panariello ripara fra confini sicuri, porta in scena i suoi cavalli di battaglia, Naomo e Renato Zero,

Merigo e il bagnino della Versilia, già conosciuti in tv, appunto, nelle edizioni di Torno sabato su RaiUno. Rieccoli in Faccio del mio meglio, one man-show al Teatro Sistina di Roma dal 9 al 14 ottobre e poi in giro per l'Italia, regia di Giampiero Solari, gag e parodie come quella di Flavio Briatore che ha come commercialista Tommaso Padoa-Schioppa e quando lo saluta gli dice "Ciao, tesoretto". Ma niente politica "perché sono già in tanti a dire che va tutto male".


Dopo il chiarimento di Franca Ciampi si sente più tranquillo?
"Lo sono sempre stato, la signora non aveva mai fatto il mio nome, quella vicenda andò come le leggende metropolitane, basta una parola e la storia si gonfia".

Non le è mai venuto il dubbio che anche la sua tv fosse un po' deficiente?
"Se ho meritato qualche sculacciata per un programma non perfetto, è una cosa che nel mio mestiere può capitare".

Però in tv non ci torna.
"Non subito. Perché il nostro format siamo noi, abbiamo bisogno di trovare personaggi e testi nuovi, e poi il pubblico deve sentire la tua mancanza, uno mica deve stare in televisione per forza".

Forse c'entra anche quel Sanremo...
"Ma no, avevamo già in programma di chiudere con la televisione, a prescindere dai risultati del Festival, dovevo fare Notte prima degli esami - Oggi, portare questo show al Sud. Certo, se avessi vissuto solo di tv, dopo Sanremo sarebbe stata dura risalire la china..."

Quindi non lo considera un fallimento.
"No, è una cosa che ho fatto nella vita, ci ho provato, qualcosa viene male e qualcosa viene bene. A me non sembrava così male".

Secondo lei, qual è la tv deficiente?
"Non saprei, non posso giudicare perché la sera torno a casa molto tardi, vedo i tg, la replica di Striscia, poi mi fermo davanti alle televendite, ci sono dei personaggi esilaranti, straordinari...".

Il cinema lo fa volentieri, in questi giorni torna con SMS - Sotto mentite spoglie di Vincenzo Salemme. Farebbe anche una fiction?
"Si ma in un ruolo drammatico, per mettermi alla prova come attore, non solo come comico. Abbiamo per le mani una sceneggiatura molto bella, ambientata durante la Seconda guerra mondiale, la storia vera di un allenatore di calcio, dai trionfi con la squadra al campo di concentramento".

Però tornerebbe a misurarsi con gli ascolti.
"Appunto. E' per questo che adesso dedico tutte le mie energie al teatro. Perché è un'isola felice, lontana da quella cosa triste che è la matematica dell'auditel".

Alessandra Vitali
per "La Repubblica"

Ultimi Palinsesti