L'attesa è forte non solo per capire come questa nuova rete lancerà il guanto di sfida alla Cnbc, la rete economica della Nbc (General Electric), che oggi domina il mercato in condizioni di monopolio, ma perché dietro Fox Business c'è l'ennesima sfida di Rupert Murdoch. E dietro Murdoch c'è Roger Ailes, l'artefice dei suoi successi televisivi, il creatore della Fox, la quarta rete televisiva americana, uomo talmente prezioso per il magnate dei media, da essersi imposto persino su suo figlio Lachlan. Il quale, dopo un diverbio con Ailes due anni fa, è fuori dalle attività televisive e da quelle operative di Newscorp ed è tornato in Australia. Il suo vecchio ufficio a New York, di fianco a quello di Rupert Murdoch, è diventato il ponte di comando di Ailes, 67 anni, presidente e amministratore delegato di tutte le attività televisive di Newscorp.
Quella che si apre domani è una sfida su più piani: per la programmazione televisiva economica; per Newscorp, che ha investito nell'iniziativa miliardi di dollari e due anni di lavoro; per l'utilizzo del marchio Wall Street Journal, che oggi appartiene a Newscorp ma che è legato contrattualmente a Cnbc fino al 2012. È questo uno degli argomenti di maggior contenzioso.
Murdoch ha vinto una battaglia durissima per conquistare il gruppo Dow Jones e il suo prezioso marchio proprio per usarlo con la sua nuova televisione. Ma l'accordo commerciale per ora lo impedisce. Fonti vicine a Newscorp anticipano che un compromesso finanziario per chiudere prima l'accordo potrebbe essere molto vicino. Infine, c'è la sfida per Ailes, guru dei media, ideologo repubblicano, consulente di Ronald Reagan, artefice della vittoria di George Bush Senior.
Sul piano della programmazione Ailes tiene il più stretto segreto. Non vuole dare alcun input al suo concorrente diretto, Cnbc, e vuole generare un effetto sorpresa. In una recente intervista al Wall Street Journal ha spiegato che negli ultimi due anni «la Cnbc ha cercato di capire cosa avremmo messo in cantiere e ha subito giocato d'anticipo mettendo in onda programmi che pensavano sarebbero stati simili ai nostri. Per questo siamo abbottonati. Detto questo il pubblico potenziale è enorme, credo che la rivalità tra noi e Cnbc sia stata esagerata dagli analisti e la nostra missione è quella di coprire le notizie economiche con una prospettiva più ampia di quella che ha avuto finora Cnbc».
Ma cosa significa prospettiva più ampia? Ailes fra le righe anticipa che difenderà senza riserve il modello capitalistico di mercato, lascia intendere che la Cnbc è pervasa da un orientamento a sinistra e prevede che si dedicherà molta attenzione alla copertura di eventi o notizie legati al mercato, al consumo, ai risparmiatori. Senza mai diminuire la qualità del gruppo demografico, di alto livello, del pubblico a cui si rivolgono le notizie d'affari, fondamentale per la raccolta pubblicitaria.
Ailes introdurrà "talk show" conservatori. Sul piano del contenuto spiega che Cnbc ha avuto atteggiamenti allarmistici ad esempio durante la crisi dei subprime e che troppo spesso la rete concorrente silancia in considerazioni iperboliche per generare audience e sensazionalismo: «Useranno il Wall Street Journal con cui hanno ancora un accordo in modo sfrenato, vomiteranno nuovi programmi a partire dal nostro debutto, ma ce la faremo lo stesso» dice ancora Ailes.
Farcela per Newscorp significa raggiungere un obiettivo preciso: superare entro breve il valore per la rete di quattro miliardi di dollari. È la stima che oggi gli analisti attribuiscono alla Cnbc se dovesse essere venduta come pezzo unico. L'obiettivo è stato annunciato dallo stesso Murdoch lo scorso agosto e oggi sembrerebbe una missione impossibile. Ailes ha scelto di attendere due anni prima di procedere con il lancio perché ha voluto costruire una rete di penetrazione via cavo che lo porta in almeno trenta milioni di case americane. «È il minimo indispensabile perché cercheranno di ucciderci in culla» dice ancora.
Ma la Cnbc, che lui stesso ave va rilanciato 12 anni fa e che conosce bene, ha una penetrazione di 90 milioni di case americane, 17 anni di vantaggio in termini di esposizione al pubblico, star affermate della copertura finanziaria come Maria Bartiromo o Jim Cramer e può contare sulla potenza della General Electric, proprietaria del 100% del pacchetto azionario. Per Ailes infine si tratterà di ripetersi nella performance con cui lanciò la rete generalista, di affermare un nuovo modello di gestione televisiva a tutto campo, con un obiettivo non secondario: allargare l'influenza economica dei conservatori in tempo per la corsa elettorale del 2008.
Mario Platero
per "Il Sole 24 Ore"