Bimbi italiani 'padroni' del telecomando. Oltre il 45%, infatti, decide autonomamente cosa guardare, con il risultato che il 23% guarda programmi con 'bollino rosso'. Ma non solo. C'è addirittura un 43% di 'piccole pesti' che segue i reality show, dove non mancano volgarità , parolacce, comportamenti diseducativi, allusioni sessuali e litigi.
A riportare i numeri dell'ultimo rapporto Eurispes sul rapporto fra baby italiani e piccolo schermo è il Moige (Movimento italiano genitori), che in collaborazione con il ministero della Solidarietà sociale lancia la Campagna 'Tv per tutti' per educare bimbi, docenti e genitori a un uso moderato e responsabile della tv. L'iniziativa, che prenderà il via domani dall'istituto 'Caterina Usai' di Roma, si concluderà il prossimo 23 novembre a Milano dopo aver toccato sei regioni: Lazio, Campania, Puglia, Abruzzo, Toscana e Lombardia.
Coinvolgerà circa 32.000 persone. Strumenti principali della campagna saranno una mostra, con pannelli illustrativi che propongono un 'decalogo per il corretto uso della tv', e un teatrino di burattini, strumento particolarmente idoneo a mantenere viva l'attenzione dei bimbi. Sono stati attivati, inoltre, il sito www.tvpertutti.it e il numero verde (800937070), in funzione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20, al quale segnalare episodi di tv violenta, volgare o lesiva della sensibilità dei minori. Allo stesso numero, ogni martedì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, rispondono gli esperti per dare consigli sul corretto uso del piccolo schermo.
"Spesso della tv si fa un cattivo utilizzo - sottolinea in una nota Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio media del Moige - e questo provoca danni ai minori sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo. Troppa tv - aggiunge - favorisce infatti il sovrappeso. Ma non solo. Emotivamente è confermato che immagini o situazioni inadatte ai minori possono turbarli, rendere difficile il loro sonno, oppure offrire modelli diseducativi e volgari, vanificando gli sforzi dei genitori".
Secondo un'indagine della Swg, svolta recentemente per il Moige su un campione di 5.000 genitori con figli minori di 12 anni, i bimbi italiani guardano mediamente 1 ora e 36 minuti di tv al giorno e dedicano al movimento appena 45 minuti. Con il risultato, secondo l'Istat, che il 26,9% dei maschi e il 21,2% delle femmine sono sovrappeso o obesi.
Secondo l'ultimo rapporto Eurispes, il 61% dei bimbi prova fastidio nel vedere immagini di guerra o morte nei telegiornali e altrettanti si sentono imbarazzati davanti a scene di nudo o sesso. Fastidio viene suscitato anche dalle parolacce (52%), da scene di violenza in film-telefilm (50,5%) o da persone che parlano di fatti intimi nei programmi televisivi (48,6%).
"I problemi - spiega Scala - nascono contemporaneamente da due fattori: da una parte genitori poco attenti ai danni della tv e talvolta male informati sui contenuti dei singoli programmi, d'altra la scarsa sensibilità di alcune reti televisive poco sensibili alle specifiche esigenze dei minori e troppo propense a violare, con programmazioni inopportune, le fasce orarie destinate ai più piccoli. Per questo vogliamo spiegare a genitori e insegnanti cosa prevedono le leggi a tutela dei minori e che tipo di programmi spetterebbero di diritto ai propri figli. Per questo mettiamo a loro disposizione un numero verde: una volta informati potranno segnalarci eventuali violazioni del Codice tv e minori. Grazie alle loro segnalazioni - conclude l'esperta - potremo fare pressione sulle reti televisive".
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