
La decisione trae origine da una sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato da Rete A. "La procedura di gara nasce dalla decisione del ministero di non impugnare, ma di dare esecuzione alla sentenza con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di Rete A contro un provvedimento con cui nel 2005 il ministero delle Comunicazioni aveva dato risposta negativa alla richiesta della stessa emittente di ottenere frequenze non utilizzate", ha spiegato il ministro.
L'assegnazione delle frequenze avverrà secondo due distinte procedure: nel primo caso le assegnazioni saranno fatte in base a un esame tecnico che terrà conto delle richieste degli operatori che conseguono il miglior incremento percentuale di copertura territoriale. Nel secondo caso le frequenze saranno assegnate attraverso un'asta.
I 108 impianti-frequenze, sono quelli risultati disponibili tra le risorse assegnate all'Italia dalla Conferenza internazionale di Ginevra nel 2006 e di altre frequenze indicate grazie alla verifica sul Database messo a punto dallo stesso ministero con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Alla procedura competitiva potranno partecipare i soggetti che hanno la concessione nazionale ma non hanno raggiunto la copertura dell'80% del territorio prevista dalla legge Maccanico.