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Liberi di Giocare: riscatto, dignit e amore in due puntate su RaiUno

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Fonte: Digital-Sat (com.stampa)

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Televisione
  domenica, 18 novembre 2007

Riscatto, dignità e amore in una miniserie  liberamente ispirata ad una storia vera interpretata di Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari e Edoardo Leo con la regia di Francesco Micciche’. Domenica 18 e lunedì 19 novembre in prima serata su Raiuno. 

Liberi di GiocareLA STORIA:

Calcio e carcere: due argomenti non facili da trattare in televisione che diventano in Liberi di giocare, una miniserie in due puntata in onda su Raiuno domenica 18 e lunedi’ 19 novembre, una bella storia di riscatto, dignita’ e amore.

La fiction liberamente ispirata a una storia vera, una squadra di calcio di detenuti vincitrice del campionato di calcio di Terza Categoria, e’ interpretata da Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari e Edoardo Leo con la regia di Francesco Micciche’. Stefano Mariani, (Pierfrancesco Favino), allenatore di una squadra di calcio e noto ex giocatore, torna nella sua citta’ natale e fa i conti con un passato che vuole dimenticare.

Il padre e’ malato e il fratello Carlo, (Edoardo Leo), e’ rinchiuso in carcere perche’ accusato di rapina. Li’ incontra Silvia Mauri, (Isabella Ferrari), neodirettrice dell’istituto di pena, che gli propone di allenare la squadra dei detenuti.

I problemi da affrontare saranno infiniti ma grazie all’ intraprendenza di Silvia , la direttrice del carcere, e alle soluzioni umane e tecniche di Stefano, l’ allenatore, il gruppo diventera’ forte e compatto fino ad arrivare alla incredibile vittoria del campionato. E anche Silvia e Stefano ritroveranno la voglia di lasciarsi alle spalle esistenze problematiche e ricominciare insieme a vivere.

“Liberi di giocare”, un soggetto di Francesco Micciche’, Nicola Baldoni, Piergiacomo Durzi e Marcello Olivieri, con la sceneggiatura di Donatella Diamanti e Giovanna Koch, ha tra gli altri interpreti Thomas Trabacchi, Sabrina Impacciatore, Giorgio Colangeli, Fabio Sartor , Ciro Esposito, Fulvio Falzarano e molti altri. E’ una produzione Grundy Italia in collaborazione con Rai Fiction.

LE DICHIARAZIONI DURANTE LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE:

"Dopo il successo di "Rino Gaetano", ancora una fiction 'di spessore' sugli schermi Rai. Questo prodotto e' molto ricco: i protagonisti sono eroi per caso, dei detenuti in un carcere; la sceneggiatura incrocia diversi piani narrativi e infine c'e' un cast strepitoso, perfetto anche nelle piccole parti", afferma Francesco Nardella, capostruttura Fiction Rai.

"Dopo la morte di quel povero ragazzo, Gabriele Sandri - prosegue Nardella - sembra strano sentire la parola 'giocare' legata calcio. E invece in 'Liberi di giocare' lo sport fa da 'lievito' alla crescita individuale dei protagonisti". La fiction parla di un ex giocatore, interpretato da Favino, che torna nella citta' natale, Pesaro, dove il padre e' malato e il fratello e' detenuto in un carcere. Qui conosce la direttrice, (Isabella Ferrari) che gli propone di allenare la squadra di calcio del carcere. Il regista, Francesco Micciche', gia' autore di documentari e direttore della fotografia, spiega il valore della fiction.

"La trasmissione 'Sfide' - dice Micciche', il registra della fiction - di Raitre, di cui sono stato regista per tre anni, aveva parlato della vera storia di una squadra di detenuti che aveva vinto il campionato di terza categoria. Ci siamo ispirati a quella vicenda per intrecciare i due temi del carcere e dello sport . Abbiamo voluto raccontare una storia di sport 'pulito' in un periodo in cui invece il calcio sta attraversando un momento difficile. Il tema del carcere e' considerato dal punto di vista degli 'affetti negati'. Chi e' detenuto continua ad amare e a provare sentimenti: attraverso questi e lo sport i protagonisti cercono di risorgere".

E' dello stesso parere Pierfrancesco Favino, attualmente impegnato sul set di "Miracolo a Sant'Anna" di Spike Lee e nelle riprese della fiction dedicata al sindacalista Giuseppe Di Vittorio.
"Questa storia ci ha dato la possibilità di raccontare chi vive il carcere, la loro quotidianità fatta di affetti negati e la dimensione spazio temporale del dentro, irrimediabilmente diversa da quella del fuori". "Il mio personaggio - ha continuato Favino, che per questa interpretazione ha vinto il premio come miglio attore alla prima edizione del "Roma Fiction Fest" - prova, per la prima volta nel carcere, a mettersi in gioco per i detenuti, indipendentemente dalla loro innocenza o colpevolezza. Ed è proprio aiutando gli altri, che riscopre se stesso".

"Liberi di giocare" segna il ritorno alla fiction di Isabella Ferrari. "Questa storia mi è sembrata l'unica adatta per tornare alla televisione - ha dichiarato l'attrice - Io sono il mio personaggio, nella misura in cui credo che il carcere debba dare ai detenuti la possibilità di una riabilitazione e di una seconda chance".

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