"La televisione pubblica non si fa carico del rapporto con i ragazzi, nonostante la tv sia purtroppo la principale baby-sitter dei nostri figli. Certo che e' dura con un direttore di Raiuno come Del Noce che ha dichiarato pubblicamente di non poter soffrire i bambini".
Lo ha detto con amarezza Cino Tortorella, padre de "Lo Zecchino d'oro" durante una delle 'conversazioni di mezza serata' nel salotto de "Il Tappeto Volante", la trasmissione di Luciano Rispoli che andra' in onda venerdi' alle 23 su Canale Italia.
Cino Tortorella ha lamentato una grave lacuna di programmi educativi per bambini e ragazzi all'interno dell'intera azienda televisiva pubblica, presentando anche proposte per nuovi programmi. Il professore ordinario d'estetica dell'Universita' degli Studi di Milano, Stefano Zecchi, anche giornalista e scrittore ed ex-assessore alla cultura del comune di Milano, ha affrontato il tema della paternita'. "L'uomo -ha detto Zecchi- riceve il bimbo un po' come un regalo da parte della moglie quando forse non si e' neanche interrogato a fondo sull'essere padre, e deve in qualche modo diventarlo".
Il professore ha parlato inoltre del suo ultimo libro, "Il figlio giusto. Romanzo di una maternita'", storia di una coppia felice, la cui armonia e' messa in pericolo dall'impossibilita' di poter avere un figlio: prima la coppia prende in considerazione l'adozione, poi opta per la fecondazione assistita. "La fecondazione eterologa e' vietata in Italia ma basta andare a Barcellona -ha spiegato Zecchi rispondendo alle domande 'politicamente scorrette' di Rispoli- il problema e' che non si devono fare i figli a tutti i costi. I figli devono nascere nell'amore e nella semplicita'. Anche se oggi essere padri non va molto di moda".