La passione tra Paolo e Francesca del Canto V dell'Inferno, quello dell'amor "ch'a nullo amato amar perdona". Dopo il lunedi' appena trascorso con Adriano Celentano, Raiuno 'spara' il secondo botto di fine novembre: Roberto Benigni.
L'appuntamento e' per stasera alle 20.30, dopo il telegiornale, con lo spettacolo 'Il V dell'Inferno', come fosse un ideale passaggio del testimone con "L'Ultimo del Paradiso" che il 23 dicembre 2002 tenne incollati davanti allo schermo di raiuno ben 13 milioni di spettatori.
L'appuntamento in prima serata  - rigorosamente in diretta dagli studi di Papigno, nel ternano, e senza break pubblicitari - apre la serie di show dell'artista toscano sulla rete ammiraglia: da dicembre infatti partiranno 12 seconde serate tutte ispirate alla lettura di Dante.
Ma la scelta di partire oggi non e' casuale nella "casa" televisiva di Fabrizio Del Noce: si chiude l'ultima settimana della garanzia autunnale e Raiuno mettera' all'incasso sicuramente un successo, che andra' a sommarsi a quello ottenuto lunedi' con Celentano, con i quasi 9 milioni di telespettatori registrati dallo show dal singolare titolo "La situazione di mia sorella non e' buona".
Benigni torna in televisione preannunciandolo da giorni con uno spot e scrivendo una lettera agli italiani. Nello spot appare con accanto il busto di Dante e dice che recitera' "il canto dei lussuriosi, del sesso onesto e di quello libero" e di quelli che lo fanno "con la suocera o con la cugina". E - scherzando - dice che nei versi ci saranno "tutti i piu' grandi maialoni dell'antichita'..Pero' i maialoni ci sono pure oggi".
Lo spot e' costruito in modo tale che a quel punto l'audio va via, anche se in realta' Benigni riesce a dire "Silvio" e poi "Berlusconi", come pure dice "Clemente Mastella", lasciando quindi gia' immaginare quel che sara' prima di recitare i versi di Dante.
Nella lettera agli italiani, l'artista di Vergaio annuncia appunto che "con immensa allegria e col cuore che cinguetta come un fringuello appena nato, il 29 novembre in diretta su RaiUno, staremo un paio d'ore insieme a parlare del regalo piu' bello che ci e' cascato addosso. Dobbiamo capire cos'e' l'amore.
Ne tracceremo la storia. Dal primo libro della Genesi, all'ultimo libro di Bruno Vespa, dalla lettera di pace di San Paolo ai Corinzi: 'per quante cose io assuma in mio conto se non ho l'amore io non sono nulla'".
E ancora: "Alla lettera di scuse di Berlusconi a sua moglie - 'E dai Vero', stai buona, so' bagattelle' - alla rottura della Pace tra Greci e Troiani secondo Omero - 'Causa ne fu la Divina femminilita' di una Donna' -, fino alla recente rottura della pace tra An e Forza Italia secondo Vittorio Feltri - 'La causa e' una sola, problemi di gnocca'
Benigni aggiunge "Vedremo gli enormi passi avanti fatti dall'Umanita' su questo tema. Si', parleremo del sesso, il motore del mondo, percorrendolo nei suoi aspetti piu' estremi. Dalla libidine sfrenata alla totale repressione. Insomma da Casanova a Sandro Bondi. Parleremo di politica, da Voltaire - 'non sono d'accordo con quello che dici ma sono pronto a morire purche' tu lo dica' - a Silvio Berlusconi, 'chi vota a sinistra e' un coglione'.
Parleremo della grandezza dell'Italia cercando di capire che cosa abbiamo fatto di bello per meritarci citta' come Milano, Firenze, Roma dove sono nati uomini come Manzoni, Michelangelo, Cesare e cosa abbiamo fatto per meritarci citta' come Arcore, Ceppaloni, Montenero di Bisaccia e non mi ricordo dove e' nato Buttiglione". E solo dopo "lasceremo parlare Dante.
Ci faremo dire da lui cos'e' quella nostalgia dell'infinito, quella ventata di annientamento che ci precipita addosso quando ci si innamora e smantella tutta la nostra vita, quella sensazione felice, pericolosa e rara che unisce sensualita' e tenerezza e ci rende immortali. Ce lo faremo dire da lui con parole antiche e commoventi che hanno attraversato i secoli per posarsi sulle nostre labbra". Nulla di solenne - conclude - "semplicemente la bellezza".