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Come mai questa scelta di "buttarsi" nei quiz?
«E' stata una proposta che ho accettato volentieri, ma non è proprio la prima volta per me. Qualche anno fa ho fatto un provino per condurre Le tre scimmiette, ma non era nelle mie corde. Poi il programma non è decollato anche se sulla tolda c'era una grande professionista come la Ventura. Probabilmente c'erano degli angoli da smussare».
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E ora Pyramid è più consono?
«La bellezza di questo game è che in effetti è il gioco dei mimi. In ogni puntata metteremo in palio ventimila euro (più eventuali accumuli delle serate precedenti). I concorrenti uniti in coppia con gesti e parole dovranno far capire, in trenta secondi, al compagno che cosa stanno mimando. Alla fine di quattro manche si passerà alla fase finale e qui ci saranno tanti ostacoli. Anche la possibilità che la coppia "scoppi", per volontà del computer. La cosa più bella è che dal 16 gennaio andremo in onda in prima serata e in studio ci saranno anche i Vip. Il premio finale sarà stavolta di 100mila euro».
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Ma l'orario del preserale è penalizzante visto che va contro i tg, non crede?
«Sarà dura contro il Tg1 e il Tg5 (sono tutti e due di Berlusconi ma hanno quattro numeri di differenza), ma noi con il sorriso cercheremo di essere l'altra faccia delle notizie drammatiche dei tg».
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Come farà a conciliare tutti i suoi impegni?
«Per sessanta puntate sarò su Raidue e per "onorare" il contratto ho deciso di lasciare Zelig. Lo avevo messo in conto subito dopo aver detto sì al direttore Antonio Marano. Ma non rinuncerò al teatro».
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Una curiosità Brignano, non le sembra che la tv sforni troppi nuovi comici da un po' di tempo a questa parte?
«La televisione ormai ha abbandonato il vecchio modo di fare varietà e il nuovo è rappresentato dai talk-show e dai comici, appunto. Tanti arrivano, fanno ridere e poi scompaiono. Altri diventano come gli psicofarmaci: ti fanno dimenticare il presente. Ma l'aumento è direttamente proporzionale all'aumento dei politici. Sì, perché tanti politici sono comici e tanti comici politici. Non è un bel periodo!».
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E Beppe Grillo?
«Lui non è un politico. Non appartiene a nessun partito. Parla dando voce a quelle che sono le proteste della gente comune. Non mi piace l'accanimento di qualcuno contro le sue esternazioni. Io, per esempio, ogni volta che vado a vedere un suo spettacolo ne esco arricchito. Mi fa riflettere. E questo, penso, sia importante. Il sorriso fine a se stesso vale poco».
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E il futuro?
«Dietro l'angolo ci sono Asterix et Obelix aux Jeux Olympiques. Sono un cronista dei Giochi Olimpici che spiega in varie lingue, tutte inventate, lo svolgimento delle competizioni. Frederic Forestier e Thomas Langmann, i due registi, dopo un provino hanno creato il personaggio apposta per me. Poi sarò in Finalmente Natale, un tv-movie di Canale 5 con la coppia Gerry Scotti-Maria Amelia Monti, sì quella di Finalmente soli. Da febbraio poi.... Palalottomatica con A sproposito di noi e andrò in tour dove mi porta la risata. Bibi Ballandi mi ha proposto un nuovo varietà , ma è tutto ancora in alto mare. Fiction? Chissà !».
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Patrizia Saladini
per "Il Messaggero"
per "Il Messaggero"