Si tratta di un luogo storico, un pezzo di archeologia industriale (le officine Caproni da cui uscirono fino alla metà del secolo scorso centinaia di aerei) come raccontano le vecchie travi di legno a vista, i muri esterni: tutto conservato e insieme rinnovato.
Nella riunione del 15 gennaio di quest’anno - con i responsabili e i tecnici della direzione Acquisti e Servizi, della Direzione Produzione e del Centro di Produzione Rai di Milano - gli spazi di via Mecenate erano poco più di un disegno su una piantina, a cominciare da quel capannone 76 degli anni Trenta, il “cuore” della vecchia Caproni: 2 mila 500 metri quadri che già in passato erano stati utilizzati dalla Rai dal 1999 per programmi come “Francamente me ne infischio” o “Bulldozer”.
Quello spazio così come gli altri, in pochi mesi, è stato completamente ridisegnato ed ospita ora tre studi ad altissima tecnologia già impiegati per “Quelli che il Calcio”, “L’isola dei famosi”, “Artù”, “Confronti”, per un totale di 150 ore di trasmissione. E rinnovata completamente l’area adiacente, il secondo capannone che conserva l’antica struttura con le travi a vista e che ospita ora al piano terreno lo studio per le telepromozioni, due regie (in grado di interagire indipendentemente con ciascuno degli studi) e i locali tecnici, 32 camerini, la sartoria, i locali del trucco e parrucco, il trovarobato, la scenografia.
Al primo piano sono stati invece ricavati gli spazi per le redazioni. “Aver mantenuto, anzi, aumentato la capacità produttiva della sede milanese – dice il direttore del Centro di Produzione Tv di Milano, Massimo Ferrario – è un segnale di continuità importante, in particolare in questo momento non certo facile. E il merito è soprattutto dei lavoratori della Rai, di Milano e non solo, che hanno lavorato tutti insieme – con grande entusiasmo - per rendere Mecenate un luogo che entra ora, a tutti gli effetti, nella storia della nostra azienda. Per questo il mio ringraziamento va in particolare a loro”.
La ristrutturazione ha riguardato anche la Palazzina C, al centro dell’insediamento, dove sono state sistemati spazi per le redazioni, l’infermeria e il presidio tecnologico, mentre a fianco ci sono la centrale elettrica, il locale batterie e il bar. In tutto, dunque, via Mecenate dispone ora di spazi per 7 mila 500 metri quadrati tutti ad altissima tecnologia, attraversati da circa 200 chilometri di cavi e da due chilometri e mezzo di fibre ottiche. Un insediamento realizzato grazie all’impegno dei lavoratori del Centro di Produzione di Milano e che conserva alcune dotazioni trasferite qui dagli studi della Fiera, come la cabina elettrica e parti delle regie.
"Il fatto che Rai-Milano oggi sia solo RaiDue - ha detto Giovanna Bianchi Clerici, consigliere di amministrazione della Rai - è bello e positivo, ma non basta: deve essere davvero rappresentativa dei moti sociali e culturali di Milano che è motore del Paese. Mi auguro che Rai-Milano diventi sempre più tale per tutte le reti e tutte le testate giornalistiche". Un auspicio condiviso da tutti i rappresentanti delle istituzioni locali presenti all'inaugurazione.
Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, "negli ultimi anni la Rai è stata attenta ad altre zone del Paese, ha privilegiato altre culture e dimenticato che in Lombardia nasce la maggioranza delle novità economiche, culturali e sociali. E' il ponte di collegamento per l'Italia verso l'Europa e verso il mondo". Il nuovo centro, ha continuato il presidente lombardo a margine dell'inaugurazione, "mi auguro sia il segno di una Rai che decide di essere più attenta alla Lombardia e al Nord, al servizio di tutto il Paese".
"In questo momento - ha detto Letizia Moratti, sindaco di Milano e ex presidente dell'azienda radiotelevisiva - nel Paese c'è bisogno di fiducia, orgoglio e unità". La Rai, a suo parere, saprà essere all'altezza delle esigenze a partire da una città come Milano che, come l'azienda, ha sempre dimostrato grande capacità d'innovazione. Per il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, la Rai a Milano "non deve fare da sola, ma attingere alle straordinarie possibilità che la città offre" come capitale dell'imprenditoria, della produzione teatrale e dell'editoria. La dirigenza, ha concluso, dovrà seguire logiche industriali, stando alla larga dalle ingerenze politiche.
MECENATE 1 - (L’Isola dei Famosi) - Superficie: 818,18 metri quadrati; Capienza pubblico: 572 persone; 10 telecamere
MECENATE 2 - MECENATE 3 - (Quelli che..., Confronti, Artù) Superficie: 645.37 metri quadrati; Capienza pubblico: 448 persone; 12 telecamere – 1 radiocamera
STUDIO TELEPROMOZIONI - Superficie: 460, 24 metri quadrati
SEMPIONE TV1 - Superficie: 76.80 metri quadrati; 3 telecamere
SEMPIONE TV2 - (L’Italia sul 2, Regioni, Sabato Sprint, Domenica Sportiva) Superficie: 300 metri quadrati; Capienza pubblico: 90 persone; 6 telecamere
SEMPIONE TV3 - (XII Round, Glob, Tv Talk, Che tempo che fa) Superficie: 600 metri quadrati; Capienza pubblico: 180 persone; 11 telecamere
SEMPIONE TV4 - (Tgr Lombardia, Tg3 h.12.00, Pianeta Economia, Tg2.it) Superficie: 253 metri quadrati; Capienza pubblico: 20 persone; 4 telecamere
SEMPIONE TV5 VIRTUAL SET - (Consumi & Consumi; Pit Lane, Numero 1, I nostri soldi, Champions League, Palcoscenico, Sportabilia) Superficie: 76.50 metri quadrati; 3 telecamere