Comunicato Stampa edito dall'Osservatorio sui Diritti Dei Minori:
Erano le 20.21 quando il Tg1 di venerdì sera ha trasmesso le immagini integrali di una donna che si è data fuoco in Piazza del Campidoglio a Roma. Una scena raccapricciante, segnalata all'Osservatorio sui Diritti dei Minori da telespettatori rimasti a dir poco scioccati.
A parlare è il presidente del Comitato Scientifico, Antonio Marziale, secondo il parere del quale: a nulla valgono le raccomandazioni della conduttrice Tiziana Ferrario, che si è premurata di avvisare i telespettatori sulla crudezza delle sequenze, perchè ciò non basta a scavalcare le plurime disposizioni vigenti in materia di tutela dei minori rafforzate dalla disposizione numero 6759 del 2004 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione che sancisce il primato della tutela dei minori rispetto al pur legittimo diritto alla "informazione".
A parlare è il presidente del Comitato Scientifico, Antonio Marziale, secondo il parere del quale: a nulla valgono le raccomandazioni della conduttrice Tiziana Ferrario, che si è premurata di avvisare i telespettatori sulla crudezza delle sequenze, perchè ciò non basta a scavalcare le plurime disposizioni vigenti in materia di tutela dei minori rafforzate dalla disposizione numero 6759 del 2004 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione che sancisce il primato della tutela dei minori rispetto al pur legittimo diritto alla "informazione".
Per Marziale: "La scelta di mandare integralmente le immagini non ha tenuto conto del numero inquantificato di bambini esposti davanti al video senza filtro genitoriale, motivo per cui esistono le leggi in materia, ai quali certe visioni possono arrecare nocumento sotto il profilo psico emotivo".
Il presidente dell' Osservatorio incalza: "Una simile violazione non può e non deve passare inosservata al Presidente della Rai, al Direttore Generale, al Ministro delle Comunicazioni ed all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai quali si chiede un intervento credibile orientato al rispetto delle norme deontologiche dell' informazione. Così come l'Ordine dei Giornalisti dovrebbe intervenire con determinazione per rivendicare, presso i propri iscritti, il rispetto della Carta di Treviso. Se queste misure non bastano â conclude Marziale â allora si faccia un falò di cotanta inutile carta.