Spingere i media a programmi di qualità, l'impegno degli addetti ai lavori
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: News Italia Press
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Televisione
mercoledì, 19 dicembre 2007 | Ore: 00:00

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"Non è giusto scaricare sulla televisione tutta la responsabilità per l’abbandono della lettura dei classici - ha proseguito Peluffo - ma bisogna comunque ammettere che il mezzo televisivo gioca un ruolo determinante per rileggere la storia della nostra letteratura. Oggi mancano sceneggiature, creatività e spirito di iniziativa: in Italia abbiamo smesso di celebrare le opere ricordandoci a fatica degli autori".
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Alla riflessione del Consigliere Peluffo sono seguite quelle dei rappresentanti di Rai e Mediaset, i quali hanno esposto i punti di vista delle rispettive aziende nei confronti del rischio legato all’eventuale realizzazione di programmi di alta cultura con la possibilità di un basso riscontro di pubblico: "Oggi l’offerta televisiva si sviluppa nell’arco di 24 ore ed è destinata a spettatori molto diversi - ha affermato Luca Milano, Responsabile Analisi Prodotto e Marketing Operativo di Rai Fiction -. Il ruolo determinante, comunque, è giocato dalla qualità del prodotto: la fiction di alta qualità ottiene sempre un risultato di ascolto rilevante. Tra gli obiettivi primari del piano editoriale della Rai c’è proprio l’elevata qualità del linguaggio e del contenuto".
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"Per una televisione commerciale come la nostra, a causa di un semplice principio di “rischio d’impresa†è difficile fare una pura sperimentazione in grado di dare risultati utili solo in un arco di tempo eccessivamente lungo - ha precisato Giorgio Grignaffini, Responsabile Fiction di Canale 5 -. Gli esperimenti non hanno per noi lo stesso valore che possono avere per altre Istituzioni chiamate esclusivamente alla ricerca o alla novità ".
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Al dibattito hanno preso parte Piero A. Corsini, giornalista professionista di Rai Educational, che ha evidenziato le responsabilità di genitori e scuole nello scarso amore per la lettura da parte dei giovani, e Alberto Casadei, il quale ha sottolineato l’esigenza di una sinergia, per una completa educazione culturale, tra televisione, scuola, università e le altre Istituzioni preposte a compiti didattici.
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Articolo tratto da
"News Italia Press"
"News Italia Press"