
Ogni episodio della prima serie si focalizza su uno degli 8 protagonisti mostrando, in unâinglesissima Bristol, lâuniverso relazionale nel quale ciascuno di loro si muove, dal contesto scolastico a quello familiare, senza nascondere gli aspetti piuâ intimi della loro personalitaâ fatta di abitudini, fragilitaâ, ossessioni, vizi, paure e sogni.
A differenza di molte altre serie televisive che si sono confrontate con la problematica vita degli adolescenti, cioâ che rende Skins davvero fuori dal comune eâ che per la prima volta per raccontarela vita dei ragazzi si fa uso del loro linguaggio, senza ricorrere a perifrasi e alla messa in scena di banali personaggi stereotipati. Anche i comportamenti estremi o inusuali, generalmente stigmatizzati nei teen drama percheâ considerati âdeviantiâ, non vengono isolati e giudicati. Â
La ribellione degli adolescenti inglesi a metà anni â70 sembra rivivere in questa serie se non fosse che questi ragazzi, a differenza dei loro coetanei di 30 anni fa,  non cercano il confronto col mondo adulto ma al contrario guardano dallâalto verso il basso genitori ed insegnanti che, comunque, risultano alle volte poco adatti a fare loro da guida o ad accompagnarli  dallâadolescenza allâetaâ adulta con consapevolezza.
Skins puoâ essere considerato uno dei pochissimi ritratti di alcuni settori dellâadolescenza, dove in ogni episodio tra humour, passione e temi scomodi, come anoressia, omosessualitaâ, droghe e sesso, vengono abbandonati i classici intrecci da soap opera per raccontare con semplicitaâ e naturalezza storie forti e vere.
Recensito dai maggiori giornali inglesi come âintelligente, pioneristico ha tutte le carte per diventare lo show dellâannoâ (Times) o âuna delle produzioni più interessanti degli ultimi anniâ (Heat), Skins arriverà in Italia per dare una visione senza censure di una generazione apparentemente tranquilla che nasconde una voglia di riscatto ma che allo stesso tempo ha unâinconsapevole grossa paura di affrontare un mondo sempre più precario, messo a dura prova da guerre, disastri naturali, cambiamenti ambientali e governi incostanti. Un mondo non facile in cui vivere e dal quale evadere cercando stimoli in situzioni estreme.
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Skins è prodotto da all3media international e combina i talenti alla scrittura di Simon Amstell (Never mind the buzzcoccks), Josie Long (Best Newcomer 2006, Edinburgh Comedy Festival), The Dawson Brothers (Balls of steel, Dirty tricks), Jack Thorne (Shameless), i ventenni emergenti Ben Schiffer e Jamie Brittain con il creatore e produttore esecutivo Bryan Elsley (The young personâs guide to becoming a rock star, 40, The crow road).