
E' quanto afferma il ministro per le Comunicazioni Paolo Gentiloni in un commento alla conferenza stampa del presidente francese, affidato al suo blog.
''La tv pubblica -sostiene Gentiloni- deve differenziarsi da quella commerciale, se vuole mantenere le ragioni della propria esistenza. E differenziarsi e' una pia illusione se c'e' un eccesso di dipendenza dalla pubblicita'''. '
'Tra i maggiori sistemi televisivi europei ci sono delle belle differenze, e nessuno puo' pensare di cancellarle. La Rai -spiega il ministro- e' la tv pubblica con maggiori ascolti e il maggior numero di reti generaliste; ed e' anche quella con piu' pubblicita'. La Bbc non ha pubblicita'; nelle due reti pubbliche tedesche la presenza pubblicitaria e' marginale. La tv pubblica francese e', dopo la Rai, quella che piu' dipende dalla pubblicita' (il finanziamento pubblico copre circa il 60%, contro il 50% della Rai). Per Sarkozy avere tanti spot non e' un vantaggio per le reti pubbliche, e credo abbia ragione''. ''
Vedremo le risposte francesi al problema. Da noi, la riduzione del peso della pubblicita' almeno in due delle reti Rai e' tra i compiti della Fondazione su cui si discute in Senato. Un obiettivo -conclude Gentiloni- da collegarsi al tetto antritrust alla raccolta pubblicitaria (altrimenti, in regime di duopolio, la riduzione della pubblicita' Rai avrebbe un beneficiario unico) e alla prossima introduzione dell'indice di qualita' dei programmi Rai, per evitare che ascolti e relativi contatti pubblicitari siano l'unico criterio di scelta della programmazione della tv pubblica''.