Dopo la brutta avventura Golden Globe per la Nbc, con la cerimonia in diretta televisiva che salta per la solidarietà degli attori ai collegni autori della Writers Guild in sciopero per il rinnovo del contratto, la vera paura del network americano Abc e dei centri media si chiama notte degli Oscar, programmata per andare in onda quest'anno il 24 febbraio.
Perché se rinunciare ai premi che la Hollywood foreign press association, i giornalisti stranieri dello show-business, assegnano ogni anno all'industria cinematografica e televisiva ha significato la restituzione ma anche lo smistamento in altre fasce pregiate della Nbc dei budget milionari (si parla di oltre 10 milioni di dollari) degli investitori che avevano puntato su un passaggio televisivo di sicuro richiamo, per l'Oscar le cose non sarebbero così semplici.
Oltre a essere il secondo evento dell'anno per dimensioni assolute in termini di giro d'affari pubblicitario (il primo è il Super Bowl) per il suo patrimonio di 40 milioni di telespettatori che giustificano il prezzo record di 1,7 milioni di dollari per un passaggio promozionale di 30 secondi, è anche un'occasione in cui ogni anno i principali investitori pubblicitari danno libero sfogo a una creatività pensata ad hoc per il tappeto rosso. Creatività che, in caso di cancellazione improvvisa della diretta, non potrebbe essere dirottata in nessun altro segmento del palinsesto.
Unilever, per esempio, ha un'intera campagna multisoggetto Dove pronta per la notte degli Oscar. J.C. Penny ha pronto un lancio della sua nuova linea di arredamento firmata Polo Ralph Lauren. American Express ha legato la sua promozione ai più grandi divi hollywoodiani che sono attesi al Kodak Theatre. Spot irripetibili anche per General Motors, Coca Cola, McDonald's e altri investitori che anche quest'anno hanno dato il tutto esaurito al carico pubblicitario della cerimonia.
I centri media, le aziende e soprattutto l'Abc tengono le dita incrociate: c'è ancora un mese e mezzo di tempo per affrontare e cercare di risolvere la vertenza sindacale della Writers Guild. Nel frattempo, il primo appuntamento è per le nomination deU'Academy, che saranno rese note il 22 gennaio.
Valentina Giannella
per "Italia Oggi"