Flavio Insinna: stacco con i pacchi, torno a teatro
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Avvenire
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Televisione
domenica, 13 gennaio 2008 | Ore: 00:00

Scusi, Insinna, ma chi glielo fa fare di calcare le tavole di un piccolo palcoscenico in questo momento?
«Le assicuro, sono terrorizzato, ma dopo tanti anni sento il bisogno di tornare al teatro. E poi l'idea di andare a incontrare il pubblico che mi ha voluto così bene in tv, direttamente a casa sua, nei paesini di provincia, mi sembra il miglior ringraziamento».
Ma non sarà che lei con la Ballandi sta preparando un megashow alla Fiorello da portare in tv?
«No, per carità: sognare è bello ma, le ripeto, la mia scelta va in senso opposto. Ringraziando Dio e la mia famiglia, sinora sono riuscito a rimanere una persona normale e voglio continuare a farlo. Per questo mi rimetto in gioco tornando ai miei inizi. Confesso che sono sempre pessimista: mi chiedo se la gente verrà a vedermi, se lo spettacolo piacerà. L'importante, però, è l'onestà del tentativo».
Non si rischia che la gente corra a teatro a vedere «quello dei pacchi»?
«Lo abbiamo già messo in conto e ci stiamo preparando. Lo so, il pubblico vedrà un Insinna attore a cui non è abituato e speriamo che, oltre a divertirsi, torni a casa con qualcosa in più. Lo spettacolo si basa su una pièce che avevo scritto e portato in scena io nel '97, La banda. Si parte dai miei ricordi della leva per narrare il microcosmo di una piccola banda di militari in una caserma. Solari e gli altri autori, però, ci stanno lavorando molto. Siamo tutti cresciuti, la vita ci ha cambiati e questo finirà in scena».
Peggio da solo davanti a una telecamera o da solo su un palco?
«Beh, in Affari tuoi mi sono allenato a buttarmi senza rete come in un circo, ma ho anche imparato a farmi da parte per lasciare spazio alla storia e alla verità del concorrente. A teatro per fortuna avrò una vera banda di 8 elementi intorno, che riempirà lo spettacolo ai musica, ma sarò io da solo a interpretare tutti i personaggi, provenienti da varie regioni d'Italia. In realtà è la storia di una convivenza tra colleghi, come in qualunque posto di lavoro, con le invidie, le meschinità, le simpatie...».
Porterà in scena anche qualcosa dello stress da video?
«Crescendo capisci che è meglio fare un passo indietro. Non mi ci vedo a combattere in prima linea tutti i giorni, sento che devo staccare e fare una vacanza. Anche per riprendere quell'entusiasmo da restituire al pubblico con nuovi progetti».
Ha qualche nuovo progetto tv?
«Veramente io non ho un contratto e per ora la mia presenza in tv in primavera non è certa».
Ma come, l'uomo di punta di Ramno è senza contratto?
«È così...Io però resto a disposizione».
Angela Calvini
per "Avvenire"
(12/01/08)
per "Avvenire"
(12/01/08)