La telenovela spagnola è ispirata al romanzo omonimo dello scrittore colombiano Gustavo Bolivar. È la storia, riporta la stampa spagnola, «di una adolescente con poco seno che cresce in un quartiere marginale: qui le ragazze seducono i narcotrafficanti per uscire dalla povertà». Da qui l'importanza, nella fiction, di avere un «lato A» di un certo peso.
Nella prima versione televisiva di Sin tetas no hay paraiso, quella colombiana, la protagonista alla fine si suicida. In quella spagnola ancora non si sa come andrà a finire. Già dopo la prima puntata è insorta la Giunta della Gran Canaria chiedendo il ritiro della serie. Questa settimana
si è associata alla protesta l'Associazione dei telespettatori della Catalogna (Tac), denunciando linguaggio e contenuti politicamente poco corretti della serie, che veicolerebbe un modello di «donna oggetto». In Sin tetas secondo Tac ci sono «adolescenti ambiziose» pronte a tutto per fuggire dal loro quartiere povero ed «entrare in un mondo di danaro facile e di lusso», con una presentazione compiacente di prostituzione e narcotraffico.
Un'altra associazione di telespettatori, la Auc, ha espresso critiche, ma senza chiedere il ritiro. «È una serie scadente cui mancano quasi tutte le qualità, ma come tante altre che abbiamo in tv».
"Il Corriere della Sera"
(26/01/08)