
"Vogliamo far sapere - spiega la Sinistra-l'Arcobaleno - che in commissione di vigilanza Rai il Pd con un voto contrario ha impedito che si regolamentasse il faccia a faccia previsto dall'emendamento da noi presentato. Pertanto ci rivolgeremo all'Agcom".
"Fare un 'faccia a faccia' sarebbe stato impossibile con almeno dieci candidati premier - spiega Landolfi - la Rai si sarebbe trovata alle prese con 45 confronti, il che mi sembra improponibile". L'unica via d'uscita per il presidente della commissione è quello di organizzare una sola tribuna con tutti i candidati premier presenti: "Solo così - spiega - riusciremo a garantire il rispetto delle pari opportunità nella seconda fase della campagna elettorale".
"Il provvedimento che ho presentato e che è stato votato - continua Landolfi - stabilisce una serie di conferenze stampa riservate ai candidati premier nelle ultime due settimane precedenti al voto e questo va a coincidere con l'emendamento Beltrandi-Migliore approvato oggi dalla commissione, che prevede il principio di un confronto tra candidati leader nello stesso periodo. Sarà la Rai a decidere il da farsi per risolvere il problema".
Netta contrarietà all'emendamento Beltrandi-Migliore arriva dal Pdl, che durante le votazioni ha espresso sempre la sua netta contrarietà al 'faccia a faccia', definito da Paolo Bonaiuti "un caravanserraglio che non farà bene a nessuno, tantomeno ai cittadini".