Le conferenze stampa dei candidati premier alle prossime elezioni politiche andranno in onda su Raidue e non più su Raiuno, come previsto dal regolamento sulla par condicio emanato dalla commissione parlamentare di Vigilanza.
La modifica è scaturita dopo un ufficio di presidenza della Commissione che ha deciso di modificare il testo originario del regolamento a fronte di una richiesta della Rai che valutava i minori introiti da pubblicità in 50 milioni di euro. In sostanza, dover mandare in onda in prima serata sulla rete 'ammiraglia' le conferenze dei candidati premier avrebbe comportato per la Rai un danno economico di circa 50 milioni di euro.
La richiesta di un cambiamento era venuta nei giorni scorsi dal direttore generale di viale Mazzini, Claudio Cappon. Questa mattina, poi, i vertici di viale Mazzini, Cappon insieme al presidente Claudio Petruccioli e al vice dg Giancarlo Leone, hanno incontrato il presidente Mario Landolfi, prospettandogli la situazione.
Dopo pranzo si è riunito l'ufficio di presidenza che ha deciso quindi di togliere l'obbligatorietà di trasmettere le conferenze stampa su Raiuno e di lasciare alla Rai la scelta della rete su cui trasmetterle. Con ogni probabilità, sarà comunque Raidue a ospitarle. "L'importante - ha spiegato Landolfi - è che le conferenze siano trasmesse tutte sulla stessa rete. Siamo venuti incontro ad una richiesta della Rai che comunque tutela i candidati premier. Quando abbiamo approvato il regolamento sulla par condicio non immaginavamo che ci sarebbero stati dai 12 ai 14 candidati premier che certamente creano dei problemi per la programmazione della Rai. D'intesa con tutti i gruppi abbiamo quindi deciso di apportare questa modifica", ha spiegato ancora Landolfi.