
Nella puntata di
Striscia la Notizia in onda stasera, l’inviata Stefania Petyx torna a Giampilieri, la cittadina del messinese colpita lo scorso giovedì (1 ottobre 2009) da un’alluvione che ha causato la morte di 23 persone. Ci torna per dar voce agli abitanti molto addolorati per la perdita dei loro concittadini e ancora in stato di allarme per i molti dispersi.
I fatti: Il 25 ottobre 2007 la stessa cittadina viene colpita da una forte alluvione che causa una frana. I cittadini sgomenti di fronte al silenzio dei media chiamano le telecamere di Striscia la notizia, che con la sua inviata interviene sul luogo. La Petyx raggiunge la sede del Consiglio regionale a Palermo che immediatamente dichiara lo stato di calamità naturale. La questione viene risolta con un unico intervento: una rete antifrana predisposta sulla montagna per evitare nuovi cedimenti. Valore dell’operazione 45 mila euro.
Questa sera ai microfoni di Striscia i cittadini dichiarano: “Intanto a distanza di due anni siamo qui a piangere, speriamo solo i 23 morti identificati e che non ci siano altri poveretti sotto le macerie. In questi due anni avevamo segnalato più volte che si doveva intervenire per mettere al sicuro le zone che gli esperti ritenevano essere messe in sicurezza”. Nonostante lo stato avesse stanziato per la cittadina messinese un budget di 800 mila euro- “Ne sono stati spesi solo 45.000. -racconta un testimone- Cifra ridicola mentre in questo momento si parla di danni per un miliardo di euro” .
Gli organi di stampa, a seguito dei recenti episodi, hanno riportato la notizia che le cause della tragedia sarebbero da ricercarsi dietro la fabbricazione di costruzioni abusive, mostrando l’immagine di una casa costruita sul letto del fiume: “Questo è un paesino medievale del 1100- prosegue il cittadino- dopo il 1800 non si è più costruito, fatta eccezione per alcune costruzioni recenti ( costruite 20 anni fa) realizzate con regolare concessione edilizia”.
Stefania Petyx è ospite stasera di Matrix per parlare di quanto accaduto nel messinese.