Polemiche su Mattino Cinque per un presunto 'pedinamento' al giudice Mesiano
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Corriere.it / Digital-Sat

La commissione ha acquisito il video diffuso da Mattino 5 e un articolo apparso su Il Giornale: entrambe le documentazioni verranno esaminate dalla commissione, che ha in programma, oltre alla pratica a tutela del giudice milanese, altri fascicolo riguardanti altri magistrati. Sulla questione l'Autorità garante per la privacy sta valutando la segnalazione dell'Associazione nazionale dei magistrati, anche al fine di aprire una possibile istruttoria. Lo si legge in una nota del Garante. Ma anche la Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e l'Associazione nazionale dei magistrati (Anm) ha protestato.
ANM: «UNA VERGOGNA» - La protesta dell'Anm è stata dura e immediata. «Siamo esterrefatti e indignati per la gravissima campagna di denigrazione e di aggressione nei confronti del giudice Mesiano, da parte dei giornali e delle televisioni del gruppo Fininvest e della famiglia Berlusconi» dichiarano il presidente e il segretario dell'associazione nazionale magistrati, Luca Palamara e Giuseppe Cascini. «La magistratura italiana e l'Associazione nazionale magistrati sono vivamente preoccupate per la grave tensione che coinvolge le istituzioni del Paese e rischia di alterare l'equilibrio tra i poteri dello Stato» ha scritto Palamara in una lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
PD: INQUIETANTE - Anche il Pd protesta contro «il servizio mandato in onda da una televisione del presidente del Consiglio sul giudice Mesiano». «È inquietante - denuncia il responsabile Giustizia Lanfranco Tenaglia -. Lo è per i toni usati, con cui si cerca di suggerire agli spettatori l'eventuale stranezza del magistrato in virtù del suo abbigliamento e del suo modo di spostarsi per la città. Una personalità confusa? Uno spaesato e quindi un po' matto e di conseguenza inaffidabile? Si tratta non solo di una violazione inaudita della privacy di un privato cittadino, ma soprattutto il servizio cerca di instillare una presunta devianza dello stesso Mesiano. Una cosa mai vista. Sono sicuro che come fu per le foto di Villa Certosa il Garante della privacy saprà intervenire con l'autorevolezza e la competenza che gli appartengono per tutelare un privato cittadino da un vero e proprio linciaggio mediatico».
ORDINE DEI GIORNALISTI - Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia Gonzales, annuncia iniziative: «Ho posto la questione della trasmissione di Claudio Brachino, iscritto in Lombardia, all'ordine del giorno del consiglio della prossima settimana, ma per il ruolo che ricopro non posso fare commenti». Il sindacato dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa, si rivolge direttamente al premier Berlusconi: «Visto che il presidente del Consiglio continua a deprecare "l'uso criminoso" della tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito Annozero, gli rivolgiamo una domanda: come considera l’uso della tv che è stato fatto giovedì mattina dalla più importante rete Mediaset?» chiede il presidente Roberto Natale, che spiega: «Il servizio trasmesso su Mattino 5 somiglia molto a un pestaggio mediatico, del quale peraltro l’onorevole Berlusconi aveva già dato preavviso nei giorni scorsi. Ci sembra un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi».
GARANTE DELLA PRIVACY - Sempre su Mesiano, il quotidiano Il Giornale pubblica il racconto di un anonimo avvocato che tre anni fa avrebbe carpito in un ristorante alcune frasi dello stesso giudice, a commento dei risultati delle elezioni politiche 2006. Anche su questo punto piovono le critiche del sindacato dei magistrati. «È un racconto evidentemente privo di qualsiasi riscontro, e dal quale tuttavia non si potrebbe trarre alcun elemento sulla mancanza di correttezza del magistrato nell’esercizio della giurisdizione - affermano i vertici dell’Anm -. Non crediamo che esistano precedenti simili in Italia, per denigrare una persona e delegittimare una funzione essenziale e delicata per la civile convivenza in uno Stato di diritto. Chiediamo al Garante della privacy, e a tutte le persone e le istituzioni che abbiano titolo e responsabilità per intervenire, di far cessare questa vergogna».
COMUNICATO MEDIASET - In serata un comunicato Mediaset riporta le parole di Mauro Crippa, Direttore generale News di Mediaset: «Non accettiamo bacchettate da chi negli ultimi mesi ha reso sistematica prassi giornalistica lo spionaggio a senso unico dal buco della serratura. Troppo comodo prendersela oggi con Brachino, che mostra a passeggio per strada un magistrato che obbiettivamente ha acquisito notorietà nazionale ed internazionale, quando l’informazione giornalistica è dominata da curiosità assai più morbose. Vogliamo tutti maggiore sobrietà nell’informazione? Le News di Mediaset raccolgono l’invito in attesa che lo stesso facciano quelli che così istericamente ci criticano».