Pinocchio: su Raiuno stasera e domani l'attesa miniserie dalla favola di Collodi
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat
LA STORIA:
Prima puntata - In onda domenica 1 novembre 2009
Collodi, un elegante scrittore in villeggiatura in un paese della Toscana di fine Ottocento viene pressato dal suo editore perché scriva al più presto una nuova favola. Ma Collodi è in piena crisi creativa e per di più ha bisogno di riparare il suo scrittoio, per cui si rivolge a un abile falegname, Geppo, un uomo ancora provato dall’aver perso la moglie di parto. L’empatia per quest’uomo e la locandina di un teatro di burattini sono gli elementi da cui scaturisce la nuova ispirazione dello scrittore, che finalmente dà inizio ad un nuovo romanzo...
"...c’era una volta un pezzo di legno che invece di ardere in un camino, finisce nelle mani di Geppetto, un povero falegname che ha intenzione di farne un burattino per vincere la sua disperata solitudine."
Nonostante le parole di scherno del suo tronfio rivale, Mastro Ciliegia, la maestria dell’artigiano tira fuori da quel ciocco un meraviglioso burattino, cui, prima di andare a dormire, mette nome Pinocchio. Poco dopo, la magia della Fata Turchina, dalla notte alla mattina, trasforma il burattino in bambino: solo il suo cuore è rimasto di legno e tale rimarrà fin quando Pinocchio non imparerà a comportarsi come un bambino perbene. Al suo fianco, per aiutarlo e consigliarlo, la Fata chiama il Grillo Parlante, un originale e pedante bibliotecario che, tuttavia, sembra non avere alcuna intenzione di fare da balia ad un bambino indisciplinato...
Quando Geppetto si sveglia e si trova davanti un bambino in carne ed ossa, la sua prima incredulità si trasforma ben presto in sconfinata gioia. Lo stesso Pinocchio non sta più nella pelle, vuole conoscere il mondo e la vita, a proposito, che cos’è la vita? chiede d’un tratto il bambino a suo padre, ma quest’ultimo non sa ancora rispondere. Mentre Pinocchio inizia a conoscere il mondo in tutte le sue bellezze e in tutte le sue contraddizioni, Geppetto muove i primi passi da padre.
Ben presto il bambino è attratto dalla cattiva compagnia di Lucignolo, un ragazzo scapestrato che lo rende complice d’un furto di dolci. Ma subito dopo, Pinocchio finisce tra le braccia di due Carabinieri e sarebbe anche finito in prigione, se non fosse per il buon cuore di suo padre che si assume ogni responsabilità e si sacrifica per il suo bambino. Geppetto viene dunque trascinato in carcere sotto lo sguardo addolorato di Laura, la maestra elementare, un cuore ancora solitario ma appassionato di umanità.
Mentre suo padre è in carcere, Pinocchio viene aspramente redarguito dal Grillo Parlante, finché, indispettito, non gli scaglia contro un martello. Il Grillo fa appena in tempo a scansarsi e, offeso, esce di scena. Pinocchio si ritrova quindi solo... e affamato!
Quando Geppetto viene liberato e torna alla bottega, Pinocchio gli promette che sarà buono e che andrà a scuola. Geppetto allora gli fabbrica un vestito nuovo e vende la sua giacca per comprargli un abbecedario. Tuttavia, uscito di casa, Pinocchio si lascia catturare dal fascino del Teatro dei Burattini e vende il libro in cambio del biglietto d’ingresso. Come mette piede nel teatro, Pinocchio magicamente ritorna burattino. Le altre marionette lo riconoscono come fratello e si mettono a festeggiarlo, interrompendo lo spettacolo e provocando l’ira del gigantesco burattinaio Mangiafuoco che decide di portare Pinocchio nella sua tournee nelle Americhe e lo chiude in un carro. Pinocchio è disperato, ma a dargli nuova speranza ecco apparire il Grillo, che in definitiva non l’aveva mai abbandonato.
Pinocchio comincia a raccontare al Grillo le sue vicissitudini, ma di fatto si tratta d’un monte di bugie e il suo naso comincia a crescere a dismisura. Solo quando si decide a dire la verità e ad assumersi la responsabilità di quanto accaduto il suo naso torna a dimensioni normali. Tuttavia, la situazione precipita ulteriormente quando Mangiafuoco vuole prendere Arlecchino per farne legna da ardere, allora Pinocchio si fa avanti, deciso a sacrificarsi per salvare l’amico.
Un atto di coraggio che trasforma nuovamente Pinocchio in bambino, per la felicità del Grillo e incredulità di Mangiafuoco che, ascoltata la sua storia, s’impietosisce fino a donare a Pinocchio 5 monete d’oro. Intanto Geppetto, convinto che suo figlio si sia imbarcato per le Americhe con la carovana di Mangiafuoco, s’industria nella costruzione di una barca che gli faccia raggiungere il figlio. Invano Mastro Ciliegia, Laura e numerosi pescatori, cercano di distoglierlo dalla folle impresa.
Nel frattempo Pinocchio diretto a casa, potrebbe arrivare in tempo per fermare suo padre, ma sulla strada s’imbatte nel Gatto e la Volpe, fratelli nella vita e nel malaffare, che, per derubarlo, gli consigliano di seppellire le monete nel Campo dei Miracoli, per ritrovarle moltiplicate, e, dopo avergli scroccato la cena, lo assalgono. Pinocchio si ritrova così solo in un bosco, di notte, inseguito da due energumeni mascherati che lo cercano per ucciderlo...
Seconda puntata - In onda lunedì 2 novembre 2009
Proprio quando Pinocchio sta per essere catturato dagli assassini (ovvero il Gatto e la Volpe mascherati), interviene a salvarlo la Fata Turchina che lo conduce nel suo palazzo sulle sponde di un lago incantato. Pinocchio è a letto gravemente malato; a visitarlo ci sono tre improbabili medici che gli prescrivono un'amarissima medicina...
Intanto Geppetto con la sua umanità e forza d'animo ha conquistato coloro che prima lo schernivano o cercavano di dissuaderlo: Mastro Ciliegia, Laura e i pescatori, tutti assieme ora si sforzano di aiutarlo. Laura arriva anche a donare il suo corredo nuziale perché Geppetto possa farne le vele della sua barca.
Pinocchio ormai ristabilitosi lascia la casa della Fata con la promessa di andare dritto a casa, ma sul suo cammino trova nuovamente il Gatto e la Volpe e, non riconoscendo in loro i suoi misteriosi aggressori della notte precedente, lascia che lo accompagnino al Campo dei Miracoli dove semina le monete. Quando vi torna per raccoglierne i frutti, scopre di essere stato derubato e sconfortato si dirige dalla Fata in cerca di aiuto.
Ad attenderlo, però, trova la terribile notizia che la Fata è morta di crepacuore per causa sua. Pinocchio vaga disperato, quindi, tentando di rubare dell'uva in un campo, viene sorpreso dal fattore che lo costringe a prendere il posto del suo vecchio cane Melampo per far la guardia al pollaio. Neanche il Grillo può nulla per liberarlo dalla pesante catena che gli cinge il collo. Tuttavia quella stessa sera Pinocchio, smascherando due ladri di polli, riguadagna la sua libertà. Il bambino corre verso casa, ma giunge alla spiaggia solo per vedere Geppetto ormai al largo sulla sua barchetta.
Dopo una notte di attesa, l'arrivo del relitto su cui il padre navigava fa disperare per la sua vita. A nulla valgono i richiami affettuosi di Laura e Mastro Ciliegia: Pinocchio, solo al mondo, perde la speranza e accetta la tentazione di Lucignolo, partendo per il fantasmagorico Paese dei Balocchi. Dove, dopo una notte di folli divertimenti e fuochi d'artificio, un'amara verità attende i due ragazzi il mattino successivo: Pinocchio, Lucignolo e tutti i loro compagni si ritrovano trasformati in ciuchini...
L'asino Pinocchio viene venduto ad un circo dove è costretto ad imparare a ballare e fare umilianti esercizi. In seguito tuttavia si rompe una gamba e, divenuto ormai inutile, viene buttato a mare per riutilizzarne la pelle. Ma ancora una volta interviene la magia della Fata Turchina e dalle acque riemerge Pinocchio, di nuovo tornato bambino.
Subito dopo però viene inghiottito da un pescecane grande come una balena, ma proprio nel ventre dell'enorme animale, Pinocchio ritrova miracolosamente suo padre: è l'apice delle loro sventure, il punto più tragico del loro percorso, eppure proprio qui Geppetto, alzando lo sguardo verso le stelle, ha la forza e la consapevolezza per dare a suo figlio la risposta alla domanda più importante di tutte: "A cosa serve la vita? La vita serve ad amare!”.
In un impeto di coraggio i due riescono a uscire dal mostro e raggiungere terra, ma Geppetto è allo stremo delle forze. Così Pinocchio per curare il padre malato accetta per la prima volta di lavorare: si tratta di un lavoro durissimo ed ingrato, ma il suo sacrificio e la sua dedizione riportano alla vita Geppetto ed anche la Fata Turchina. Pinocchio ha coronato finalmente il sogno di diventare un bambino vero, con un cuore che batte...
Ora Collodi ha la sua storia, ma la fantasia sembra essersi fusa con la realtà: lo scrittore scopre nella bottega di Geppo il vestitino del suo Pinocchio... non solo, il falegname assieme un misterioso bambino camminano felici in un campo, in cerca di grilli!
LE PAROLE DALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
(da "Il Corriere della Sera" del 28/10/09)
Violante Placido è la Fata poco turchina, «molto birichina e sexy» dice il regista e lei aggiunge «credo che abbiano preferito lasciare il mio colore di capelli, per rendere la fata più moderna e umana»; Luciana Littizzetto, un Grillo parlante che, al contrario della fiaba originale, non sparisce subito ma resta nello sviluppo della storia ed è «poco rassicurante — osserva l'attrice — è un po' isterico, sgrida spesso Pinocchio, si rompe quando lui fa cose sbagliate»; Margherita Buy è la Maestra; Maurizio Donadoni un Mangiafuoco corpulento e di segno teatrale; Toni Bertorelli e Francesco Pannofino sono rispettiva mente la Volpe e il Gatto; Pinocchio è il piccolo Robbie Kay.
Ma si aggiunge un personaggio: Carlo Collodi, impersonato da Alessandro Gassman. «Mettendoci lo scrittore stesso — spiegano gli sceneggiatori Ivan Cotroneo e Carlo Mazzotta—abbiamo voluto innanzitutto rendere un omaggio all'autore della fiaba più conosciuta al mondo, ma soprattutto rappresentare la funzione che ha il racconto nella figura di chi scrive».
E dal racconto parte la miniserie. Collodi, in crisi creativa, è pressato dal suo editore, affinché scriva presto una nuova favola. Lo scrittore, in villeggiatura in Toscana, si rivolge a un bravo falegname del luogo per riparare la sua scrivania: è Geppetto, un uomo ancora provato per la perdita della moglie, morta di parto. La simpatia per quest'uomo e la locandina di un teatro di burattini colpiscono la fantasia dell'autore «che finalmente dà inizio a un nuovo romanzo».
A quasi 40 anni dal celebre Pinocchio con Andrea Balestri e a 7 anni dal film di Benigni, perché rifarlo in tv e poi sul grande schermo? Risponde Tinnì Andreatta, responsabile di Rai Fiction: «Perché è una storia che non tramonta mai. Ma la nuova interpretazione narrativa che abbiamo voluto dare è quella del viaggio doloroso che compie Geppetto, per apprendere il modo giusto di amare». Un percorso narrativo che è piaciuto a Hoskins: quando ha accettato la parte, ha detto che avrebbe solo fatto un uomo solo, tanto da crearsi un figlio di legno.
Il presidente della Lux Ettore Benabei sottolinea: "È una favola sempre verde che rientra nella tradizione di Esopo, Fedro, Boccaccio. Negli ultimi anni di vita di Federico Fellini, quando aveva ormai abbandonato l'idea di fare una vita di Dante per raccontarne la Divina Commedia, si pensò di fare le grandi fiabe italiane. Insomma, "Pinocchio" è sempre attuale, perché rappresenta la parabola della vita umana».
E il nuovo burattino di nazionalità inglese? «Sapevo che Pinocchio era una fiaba italiana — dice Robbie — anche se l'ho conosciuta nel film di Disney. Quanto alle bugie, beh... tutti le dicono almeno una volta nella vita».
IL CONCORSO:
Ti piacerebbe riscrivere il finale di una scena della miniserie? Qual è il tuo personaggio preferito o quello che senti a te più vicino? Cosa ti piace di Pinocchio?
Il Ministero dell’Istruzione, la RAI e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi hanno indetto il concorso "Pinocchio: una storia da ascoltare, vedere e raccontare", rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di I grado.
Dopo aver visto la miniserie, puoi scrivere un tema, fare un disegno o inviare un video ad essa ispirato. Maggiori info sul concorso le puoi trovare sul sito ufficiale: www.pinocchio.rai.it