Santoro: 'Decide l'azienda. Garimberti dica se vuole che Annozero vada in onda'
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: corriere.it

IL FUTURO - Santoro nel corso dell'incontro, presenti in sala anche Giorgio Van Straten, consigliere Rai, Antonio Di Bella, direttore di Rai3, Lucia Annunziata, già presidente Rai, Corradino Mineo, direttore di Rainews, non ha svelato con certezza quale sarà il suo futuro: «Ad aprile-maggio della prossima stagione sono disponibile a restituire la libertà all'editore. Non sono io che devo decidere, è l’azienda che deve decidere. Se il presidente Garimberti mi dice "rimani, fallo Annozero" io resto e ad aprile-maggio del prossimo anno vediamo anche insieme quali sono i programmi più giusti da fare, gli restituisco la "libertà editoriale"».
Altrimenti, «se non ce la fate a reggere questo fatto, perché non ce la fate, è inutile che scaricate su di me la situazione. Dite che insieme abbiamo trovato un accordo, io lo firmo e me ne vado». «Se cerco di far nascere qualcosa di nuovo, ecco che la sinistra inalbera il vessillo dell'esclusiva. Il cerchio diventa mortale». È uno dei passaggio più forti dell'intervento di Michele Santoro nella conferenza.
MEDIASET E GUADAGNI - Nel corso del suo intervento Santoro ha ripercorso la storia del suo contratto con la Rai e poi si è tolto qualche sassolino: «Il vero scandalo che riguarda la Rai di questi ultimi anni e l'averla fatta diventare come Mediaset». Poi l'attenzione si sposta sui compensi. Gli stipendi di tutti i conduttori e direttori della Rai dovrebbero essere resi pubblici: «È giusto che tutti gli stipendi vengano messi in rete. Voi siete appassionati ai miei guadagni, ma non a tutti quelli della Rai. Io chiedo al presidente Garimberti di rendere pubblici tutti gli stipendi, così ne vedremmo delle belle, anche sulle consulenze...».
Non c’è nessun ostacolo per quanto riguarda la privacy, secondo Santoro e in questo modo «potremmo sapere anche quanto ha percepito quell’altro conduttore famoso... non solo la voce più bassa del suo stipendio, ma quanto ha percepito».«Insomma tutti prendono la liquidazione ma io che devo fare la devo devolvere a Paragone?», ha detto il conduttore con toni molto accesi. «Dall'88 a oggi i soldi che ho preso dalla Rai sono scarsamente proporzionali a quelli che ho portato dentro le casse di questa azienda».
LIOFREDI - Un altro momento caldo è stato quando ha preso la parola il direttore di Raidue Massimo Liofredi incalzato dal giornalista Luca Telese a dire esplicitamente se voglia o meno Santoro in azienda. «Santoro è una risorsa ma il problema Santoro non sono io a doverlo affrontare», ha detto Liofredi, aggiungendo. «Il "problema Santoro" è sul tavolo del direttore generale della Rai e del Cda. Annozero è una trasmissione importante ed è un valore della rete ma in questo momento ci sono delle trattative in corso e la mia sarebbe solo una considerazione personale».
RIZZO NERVO - Poi è stata la volta di Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai: sulla vicenda Santoro «è sbagliato lasciare le decisioni al Cda della Rai, non lo si deve chiedere al Cda perché si avrebbe un voto politico e ci si dividerebbe su differenti scelte di tipo editoriale dell'azienda, con una parte del CdA che non accetta che i palinsesti vengano decisi fuori». Rizzo Nervo ha aggiunto che l'iniziativa di Santoro «è molto utile perchè consente di fare chiarezza sulle decisioni aziendali». E quanto al fatto che Santoro lunedì mattina abbia chiamato direttamente in causa prima di tutto il presidente Garimberti, per Rizzo Nervo «è giusto porre la domanda a lui e la risposta deve essere molto chiara. Se Garimberti dice sì, la vicenda non è necessario che torni all'esame del Cda».
da "Corriere.it"