«Celentano? Non ha più voglia di fare uno spettacolo all'anno. Sta nella villa di Galbiate, ha più tempo per leggere, pensare, riflettere, e allora decide di dire la sua sul nucleare... Però nel merito ha ragione. Dopo quello che è successo in Giappone, io vado in ansia. Dicono: le centrali adesso sono sicure. Ma va'? Ci fosse anche solo un 1 per mille di rischio, io avrei paura. E se il referendum si fa, vado a votare». Lo ha detto Rosario Fiorello in una intervista esclusiva al settimanale OGGI, in edicola domani con una veste grafica completamente rinnovata.
«Io non ho intenzione di scendere in campo in politica», dice Fiorello, «Fra un po' i comici con un orientamento politico saranno più di quelli senza. Io voglio far ridere tutti, o almeno provarci. E massacro tutti, a destra e a sinistra. E non è qualunquismo. Nel 2008 invitai a non andare a votare se non risolvevano il problema dei rifiuti a Napoli. Poi, su Berlusconi ne ho sempre dette di tutti i colori. D'altra parte, con il bunga bunga e tutto il resto, è inevitabile. E lui mi frega anche le battute. Ho sentito che raccontava la barzelletta del magnate arabo in elicottero sopra Villa Certosa che dice: "La compro, ma levatemi quel nanetto dal giardino". L'avevo detta io, in uno spettacolo a Trieste. Durante lo show per Sky, a Roma, c'erano in prima fila Fini e la Tulliani. Non era ancora successo niente tra lui e Berlusconi. Io dissi: "Salutiamo il capo dell'opposizione!". Rise anche lui».
«La politica? Non dico per chi voto. Sono un comico, punto. A volte vorrei essere nato dieci o vent'anni prima, aver lavorato quando i comici erano comici e basta: Tognazzi e Vianello, o Walter Chiari. Poi penso che avrei dieci o vent'anni di più, quindi meglio adesso. In fondo c'è ancora gente come il grande Gigi Proietti. Se mi sento un comico di sinistra? Se io e, mettiamo, Sabina Guzzanti diciamo la stessa battuta, la dice lei e scoppia il finimondo, la dico io non succede niente. Sono innocuo. E anche orgoglioso di esserlo, perché il comico deve essere irriverente, sì, ma mai cattivo».
«Per perdere dieci chili andrei all'Isola dei Famosi. Però, questo è strano: non me l'hanno mai chiesto. Se naufragassi su un'isola deserta? Non vorrei con me Mauro Masi, l'ex direttore generale della Rai. Ho letto una sua intervista in cui dice che su Sky non avrei avuto grandi ascolti. Ha dimostrato insomma che di televisione non ci capisce poi così tanto».
«Ho saputo che i presunti sequestratori della salma di Mike Bongiorno avevano chiesto il mio numero di telefono al prete del paese. Ma i carabinieri si sono accorti che erano due mitomani. Comunque una cosa ci tengo a dirla: Mike è sempre qui con noi. E il 26 maggio, a Milano, in occasione di quello che sarebbe stato il suo compleanno, farò uno spettacolo di solidarietà, dal titolo Allegria! per aiutare i bambini malati di leucemia». «La mia famiglia mi rende felice. Occhio però: non è la famiglia del Mulino Bianco. Ci sono anche le liti, i problemi, ma questo non vuol dire essere infelici. Prendi la piccola Angelica. Non ha ancora capito bene come faccio a essere in tv e nello stesso tempo seduto accanto a lei. L'ha risolta così: "Papà è magico". A Olivia invece dico: non sono il tuo papà naturale, sono il tuo papà frizzante». «La tv? Adesso faccio questo esperimento con Buon Varietà!, teatro e radio insieme. Se tutto va bene, a novembre sarò su RaiUno, ma nulla è ancora deciso. E voglio anche tornare su Sky, la prima esperienza è stata straordinaria».