Il Mauro Masi che non t'aspetti: ''Michele Santoro gran professionista''
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: libero-news.it
«Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa». Eccolo, il Mauro Masi che non ti aspetti, e che sul numerdo di Chi in edicola oggi martedì 9 agosto si spende in un eleogio del teletribuno, suo acerrimo nemico fino a quando era il direttore generale della Rai.
In un libro tutta la verità - «La famosa telefonata a Santoro? Non la rinnego, ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona». E a proposito di Luigi Bisignani, spiega: «E' un amico da trent'anni. Con cui parlavo di tutto, tipo 'quattro amici al bar'. Ascolto tutti, ma poi decido sempre con la mia testa». Poi continua: «Con Santoro la situazione è stata particolare e io sono uno che ci mette la faccia. Sto scrivendo un libro, che si chiamerà 'Viale Mazzini' e che uscirà in autunno, da cui credo emergerà un rapporto inedito e inaspettato tra me e lui». Inutile negare che la curiosità è tanta: possibile che i due avessero un "rapporto inedito e inaspettato"?
"Non mi sono fatto capire" - Masi poi continua nell'analisi della sua esperienza nella televisione pubblica. Alla luce dei fatti, spiega, uscire dalla Rai è stata «quasi una liberazione», anche se «il tempo mi renderà giustizia». L'ex dg, oggi amministratore delegato della Consap (concessionaria servizi assicurativi pubblici) sottolinea come «quella di viale Mazzini è stata un'esperienza professionale importante ma, per come era andata ultimamente, uscirne ha significato davvero una liberazione. Amo le sfide - ha aggiunto - anche se questa è stata più difficile del previsto. Non ho digerito il fatto di passare come un censore».
Poi sottolina come non sia riuscito «a far arrivare il mio messaggio: la volontà di applicare le stessere regole a tutti. Da Bruno Vespa a Giuliano Ferrara, a Michele Santoro. Lo ammetto - ha concluso -: non ci sono riuscito. Ho il rimpianto di non essere riuscito a comunicare ciò che volevo. Nella vita ho imparato a voltare pagina. Sono della Vergine, concreto».