La nascita di un terzo polo televisivo si potrà avere solo quando "al mercato sarà data una sistemazione organica e definitiva". A sottolinearlo è stato l'amministratore delegato di Telecom Italia Media, Giovanni Stella, nel corso di un intervento a un convegno dedicato al mondo della tv.
Secondo Stella la tv come ogni altra azienda "funziona solo se ci sono modelli di business che trovano l'accoglienza del cliente, risorse finanziarie e un mercato in cui la competizione permette di misurarsi in termini di efficienza, capacità creativa e pari condizioni per tutti. La stratificazione che si è costruita nel mercato televisivo fa sì che oggi non esistano le condizioni per poter operare".
Quanto a La7 Stella ha sottolineato che la tv del gruppo Telecom Italia Media "sta facendo altro". Intanto l'ad ha sottolineato che da quando è arrivato alla guida del gruppo il suo obiettivo è stato quello di "ridimensionare le perdite possibilmente senza distruggere il mercato". E in questo - ha spiegato Stella - La7 è stata aiutata anche da "una serie di circostanze favorevoli". La7 infatti è sulla via del pareggio avendo ridotto nel triennio il fabbisogno di cassa da 130 milioni a 26 milioni. "L'obiettivo che abbiamo - ha aggiunto Stella - è di 'illuminare' sempre di più la giornata de La7" nel senso che lo spettatore abbia l'impressione di guardare una televisione "diversa" non solo in alcuni momenti della giornata ma in più momenti".
Tornando poi a parlare del terzo polo televisivo, Stella ha spiegato che "è difficile immaginare la nascita di un terzo polo in un mercato in cui coesistono diversi modelli di business. Solo quando al mercato sarà data una sistemazione organica e definitiva si potrà avere la nascita di un terzo polo".