«Semprini si è dimesso da Sky per raggiungere la Rai e per occuparsi del nuovo programma informativo di Rai 3, che non sarà Ballarò, perché penso che sia finito per motivi legati al suo format. Ho scelto Gianluca Semprini perché non potevo rischiare , non avevo tempo per fare prove, né volevo bruciare un volto. Semprini è, infatti, un grande professionista della tv ed è un volto nuovo. E tra l'altro, ingabbiato negli schemi di Sky, ha potuto mostrare solo una parte delle sue capacità».
La conferma arriva direttamente dal direttore della rete, Daria Bignardi, ascoltata questo pomeriggio dalla commissione di Vigilanza Rai. Quello di Semprini sarà un programma diverso da quelli cui siamo abituati:
«Non più un talk show di tre ore, ma di 90 minuti - annuncia il direttore - perché il lenzuolo di tre ore non funziona da almeno tre anni» e l'Italia in questo fa davvero eccezione visto che «i talk show durano al massimo 78 minuti come nel caso della Turchia, oppure 68 come accade in Spagna o 45 nel caso della Francia. Finché il lenzuolo pagava bene, allora poteva avere senso perché costava anche poco, ma ora la politica è cambiata, è meno polarizzata, è più complessa e il racconto, di conseguenza, deve essere fatto in modo diverso».
«Giannini è stato eroico - dice la Bignardi - buttato in tre settimane, con gli autori che c'erano, a fare una serata di ben tre ore. Condurre un programma in prima serata è davvero un mestiere. Quando era ospite di Ballarò era un ospite di pregio, funzionava molto bene. Ma qui c'è una criticità. Io non credo che il giornalista della carta stampata abbia gioco facile quando si misura con uno studio televisivo. È una cosa che un pò deve essere già nel Dna, un pò si impara, ma non si può improvvisare. È un altro linguaggio».
Insomma, il talk del martedì di Raitre sarà più dinamico, ma si contraddistinguerà anche per un altro aspetto:
«Sarà un prodotto che farà un grosso lavoro di ricerca dei protagonisti della politica».