Da sette mesi a questa parte il tempo dedicato alla tv dalle italiane e dagli italiani (con almeno quattro anni d'età) scende riÂÂspetto al corrispondente mese dell'anno precedente.
Il minor consumo è iniziato ad agosto per proseguire sino a febbraio, e nei primi due mesi del 2007 il feÂÂnomeno è cresciuto.
Il minor consumo è iniziato ad agosto per proseguire sino a febbraio, e nei primi due mesi del 2007 il feÂÂnomeno è cresciuto.
Gennaio e febbraio fanno reÂÂgistrare un calo di 17 minuti ciaÂÂscuno rispetto agli stessi mesi del 2006. Aziende e centri meÂÂdia mostrano una certa preoccuÂÂpazione di fronte a un decreÂÂmento che va oltre il 6% e immaÂÂginano sia uno dei tanti effetti del surriscaldamento del pianeÂÂta.
Di fronte al più caldo degli inÂÂvernile persone allargano i loro orizzonti spaziali ed escòno di casa provocando un effetto temÂÂporale sulla tv. La fuga dalla tv è legata alla fuga da casa di mogli e mariti, pargoli, studenti d'ogni etàe giovani in genere.
Il segÂÂmento di popolazione che più degli altri esce dal consumo di tv è quello delle persone con etàcompresa tra i 15 ed i 34 anni. Il loro decremento è di 24 minuti, e vale il 13% in meno sul febbraÂÂio 2006; non trovando valid imotivi di identità d'interesse con quanto proposto dalle reti tv esÂÂsi aprono la finestra sul mondo per fuggire via.
Di fronte al più caldo degli inÂÂvernile persone allargano i loro orizzonti spaziali ed escòno di casa provocando un effetto temÂÂporale sulla tv. La fuga dalla tv è legata alla fuga da casa di mogli e mariti, pargoli, studenti d'ogni etàe giovani in genere.
Il segÂÂmento di popolazione che più degli altri esce dal consumo di tv è quello delle persone con etàcompresa tra i 15 ed i 34 anni. Il loro decremento è di 24 minuti, e vale il 13% in meno sul febbraÂÂio 2006; non trovando valid imotivi di identità d'interesse con quanto proposto dalle reti tv esÂÂsi aprono la finestra sul mondo per fuggire via.
Questi spostamenti climatico-televisivi hanno conseguenze sull'andamento delle reti che sembrano non accorgersi di quanto li circonda.
Portata all'autoreferenzialitàancora più degli altri mezzi di comunicazione, la tv perde insieme busÂÂsola e termometro, molte reti suÂÂdano alla ricerca di qualcosa che non trovano, altre si adagiano sulle spine di ascolti in calo.
Le ammiraglie in qualche modo reÂÂsistono aggrappate alle famiÂÂglie, e Rai1 trae soddisfazione da un 24,2% di quota d'ascolto nelle 24 ore, accompagnato da un performante 25,7% nella prima serata di febbraio; mentre in questa fasciale altre quattro reti si accaÂÂtastano tra il 9 e il 10%, creando inusuali graduatorie.
Portata all'autoreferenzialitàancora più degli altri mezzi di comunicazione, la tv perde insieme busÂÂsola e termometro, molte reti suÂÂdano alla ricerca di qualcosa che non trovano, altre si adagiano sulle spine di ascolti in calo.
Le ammiraglie in qualche modo reÂÂsistono aggrappate alle famiÂÂglie, e Rai1 trae soddisfazione da un 24,2% di quota d'ascolto nelle 24 ore, accompagnato da un performante 25,7% nella prima serata di febbraio; mentre in questa fasciale altre quattro reti si accaÂÂtastano tra il 9 e il 10%, creando inusuali graduatorie.
Sorpassata da tempo Rai2, Rai3, con il 10,45% si accosta a Italia1 scesa al 10,59%, e,  forte del suo 8,62% Rete4 affianca Rai2 scesa all'8,84%.
Nella priÂÂma serata commerciale - tra le 20,30 e le 23,00 come intesa ad esempio dal gruppo Media Consultants—Rete4 addirittura sorpassa la seconda rete Rai con ì'8,7% contro l'8,6 per cento.
Il clima fornisce il pretesto giusto un attimo, ma è tempo di innovaÂÂzioni e sarebbe saggio adottare strategie più consapevoli e meÂÂno autoreferenziali.
Nella priÂÂma serata commerciale - tra le 20,30 e le 23,00 come intesa ad esempio dal gruppo Media Consultants—Rete4 addirittura sorpassa la seconda rete Rai con ì'8,7% contro l'8,6 per cento.
Il clima fornisce il pretesto giusto un attimo, ma è tempo di innovaÂÂzioni e sarebbe saggio adottare strategie più consapevoli e meÂÂno autoreferenziali.
Francesco Siliato
per "Il Sole 24 Ore"