La commissione Ue scrive al Governo italiano e solleva dubbi sugli incentivi a favore dei televisori digitali contenuti nella Finanziaria 2007. La commissione chiede al Governo se tale norma non possa danneggiare i produttori e distributori di decoder digitali.
La Finanziaria prevede la detraibilità dalla dichiarazione dei redditi del 20% della spesa sostenuta, fino a un massimo di mille euro, a chi è in regola con il pagamento del canone, in caso di acquisto di un televisore con sintonizzatore digitale integrato.
Il realtà non è ancora stato varato il decreto ministeriale richiesto dal testo della Finanziaria, che dovrà definire le specifiche tecniche degli apparecchi televisivi (le cui vendite, nel frattempo, stanno aumentando rapidamente). E non è stato varato perché non si è raggiunto un accordo tra gli operatori, in particolare tra Sky e le tv terrestri, Mediaset in prima fila, sulle specifiche tecniche.
Sky, infatti, preferisce un tv color "leggero", da collegare a un qualsiasi decoder. Le tv generaliste preferiscono invece riservare le agevolazioni ad apparecchi dotati di un software in grado di far ricevere canali e servizi del digitale terrestre, pur potendo essere collegabili a qualsiasi decoder, in nome della neutralità tecnologica.
La direzione generale della concorrenza Ue interviene nella vicenda, dando 20 giorni al Governo italiano per rispondere ai dubbi sollevati nella lettera. La commissione, in sostanza, suggeriscela possibilità di estendere l'incentivo ai decoder.
Il testo della legge, che parla di «apparecchi» tv, potrebbe essere esteso ai decoder digitali, per i quali andrebbe forse fissato un altro tetto massimo; da cui detrarre il 20%: gran parte dei modelli costa meno di 200 euro.
Sembra una situazione paradossale: la Commissione che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia, per gli incentivi ai decoder fissati dalle Finanziarie 2004 e 2005; condannando gli operatori a pagare una sanzione, ora chiede di estendere dai tv color ai decoder una misura d'incentivazione.
La spiegazione sta nel fatto che quegli incentivi erano riservati ai decoder digitali terrestri, in palese violazione del principio della neutralità tecnologica più volte sottolineato da Bruxelles. Se, alla fine, si arriverà all'estensione, questa non potrebbe che riguardare tutti i decoder digitali, Sky compresa.
Marco Mele
per "Il Sole 24 Ore"