Rimane un neo: i tempi troppo lunghi per attuare lâimpegno a trasmettere in chiaro tutti i programmi delle tre reti generaliste sul satellite. "Questa esigenza -spiega Landi- è particolarmente forte nelle regioni dove è avvenuto o è imminente il passaggio dal sistema analogico a quello digitale (Cagliari e Aosta) dove il satellite è lâunico modo per garantire il servizio universale"
Ecco in sintesi i punti le proposte i proposti da Adiconsum e recepiti nel contratto:
- l'estensione del Servizio universale su tutte le piattaforme che progressivamente si renderanno disponibili all'utenza
- la sperimentazione delle nuove tecnologie trasmissive, tra cui spicca l'Alta definizione, che Adiconsum ritiene strategica per non lasciare il monopolio di questa modalità trasmissiva al solo operatore privato a pagamento.
- Il comitato di controllo, che non è ancora come negli auspici, ma pur sempre un buon inizio
- Lo spazio da dedicare alle materie consumeristiche
- Lâavvio della radio digitale, su cui Adiconsum aveva chiesto maggior impegno, ma che comunque è finalmente presente
- L'attuazione di nuovi indici di qualità da affiancare allâAuditel
- La maggiore programmazione e più tutela per i minori
- Una maggiore disponibilità dell'archivio Rai su internet
- Lâimpegno a sviluppare servizi e prodotti in linea con le evoluzioni tecnologiche e le aspettative degli utenti
- La possibilità , per siti no profit, di rilanciare il segnale Ip della Rai.
- La possibilità di avere le trasmissione Rai in rete immediatamente dopo la trasmissione
- Maggior attenzione e spazio per i diversamente abili.