Anche quando è assalito dai pensieri più cupi (gli succede a Celle Ligure quando la macaia indolenzisce malinconicamente la mente) Fabio Fazio non ha mai osato spingersi così tanto sull'orlo dell'abisso: diventare un dipendente di Berlusconi.
Un'eventualitàmai presa in considerazione. Da ieri invece lo è, in maniera paradossale, ma lo è. Per via della sua trasmissione, «Che tempo che fa», un cavallo vincente della scuderia Endemol. Anche a «Striscia la notìzia» non dovranno più preoccuparsi di smascherare i supposti «pacchi» di «Affari tuoi» perché ormai i «pacchi» verranno recapitati allo stesso indirizzo. Affari loro. Ma la storia più curiosa è un'altra, quella della «Prova del cuoco» condotto da Antonella Clerici.
Per contrastarla, Canale 5 aveva fatto scendere in campo ben due programmi: il giornaliero del reality «Uno, due, tre... stalla!» e la soap italiana «Vivere». Dove sta la stranezza? L'uno e l'altra sono targati Endemol, e quindi Endemol saràcostretta, si fa per dire, a una furiosa guerra intestina. La situazione è così inedita e sconvolgente da far scolorire la vecchia ossessione del conflitto d'interessi.
Ma un preoccupato Romano Prodi, in trasferta a Praga, non sì lascia sfuggire l'occasione per sottolineare che l'acquisto da parte di Mediaset di quote dì Endemol «non mette in discussione l'autonomia della Rai ma sicuramente rafforza un concorrente della Rai», E siccome il concorrente Rai è anche il suo concorrente a Palazzo Chigi, la possibilitàche la vicenda si tramuti nell'ennesimo caso politico è forte.
Da parte sua, il direttore generale della Rai. Claudio Cappon, si dimostra molto prudente ma crediamo che in cuor suo sia disorientato. Perché l'acquisizione di Endemol, comunque la si giudichi, mette a nudo la natura commerciale di molti programmi della Rai. costretta ormai ad assoggettarsi alla dura legge dei format. Ma per produrre un programma di ricette di cucina è proprio necessario ricorrere a un fornitore esterno?
Non è questa la vera ingovernabilitàdell'azienda? Fino a qualche anno fa, negli Usa il broadcaster (il possessore di una rete distributiva) non poteva essere al contempo fornitore di contenuti; adesso, pur nel rigido rispetto di alcune regole, sì. E quindi è normale che una rete tv produca anche per
Da noi, come sempre, il primo pensiero è un altro; Endemol prepareràsolo flop come «Colpo di genio»; «Che tempo che fa» verràaffidato a Irene Pivetti che intervisteràtutte le settimane Michela Brambilla; i «pacchi» verranno svuotati di Ogni sostanza, la conduzione passeràa Fabio Canino e così tutti gli investimenti pubblicitari del prime Time andranno a Canale 5. Speriamo invece che prevalga un secondo pensiero, magari un terzo. Speriamo che la Rai sappia ancora produrre programmi.
Aldo Grasso
per "Il Corriere della Sera"