L'Udeur di Mastella è sulla stessa linea. Il deputato Ennio Monrone è convinto che la Rai non sìa in sintonia con gli umori profondi del Paese: «Questo pasticcio», dice, «avviene a pochi giorni dal successo del Family Day e dalla grande mobilitazione dei cattolici». Morrone si chiede anche se sia giusto comprare e trasmettere chiavi in mano mi video «che muove accuse alle massime gerarchie vaticane senza che siano del tutto provate». Antonio Satta, sempre Udeur, sollecita una riunione dei parlamentari della Commissione di Vigilanza Rai sul caso.
Enrico Boselli invece sdrammatizza. «La Rai non è Radio Vaticana. E in ogni caso non poteva censurare questo o qualsiasi altro filmato in modo preventivo. Non ho visto il documentario della Bbc, quindi non lo posso giudicare. In Italia però ci sono tanti organismi deputati al controllo, ci sono le Autorità indipendenti. Quando andrà in onda, ne saranno valutati i contenuti».
Il documentario, in ogni caso, è già andato in onda la scorsa notte sull'emittente romana Teleambiente, che fa parte di un consorzio di 7 tv del centro nord. Il filmato verrà riproposto dalla tv nelle prossime ore e probabilmente finirà anche nel palinsesti delle altre emittenti del gruppo. Anche il canale satellitare Nessuno Tv, che si vede su Sky al numero 890 del telecomando, è disponibile a mandarlo nel caso la Rai ci ripensi.
Perché il dato è anche questo: mentre la politica discute e la televisione di Stato s'organizza, decine di migliaia di italiani hanno già visto il programma ad esempio in Internet. Di questo, di una televisione che non è più centrale nel sistema dei media, si occupa oggi la trasmissione Fahrenheit, su Radiotre alle 15.