Il sorriso e' uno dei ricordi piu' belli di Armstrong, per il giornalista che dall'Italia ha seguito ogni minuto della storica missione Apollo 11. ''Devo ringraziare lui per la telecronaca della discesa sul suolo lunare'': per Tito Stagno Neil Armstrong era stato un punto di riferimento, quasi un'ancora di salvezza nel momento piu' difficile della celebre telecronaca dello sbarco sulla Luna nella missione Apollo 11, ossia i 12 minuti della discesa sul suolo lunare durante i quali i mezzi dell'epoca non permettevano di avere a disposizione le immagini in diretta.
''La telecronaca - dice Stagno - era stata tra le piu' facili che abbia affrontato, faticosa fisicamente perche' mi aveva impegnato per 30 ore di seguito, ma facile perche' ogni cosa era andata secondo il piano di volo. Ma ci sono stati quei 12 minuti terribili nei quali la navicella si era staccata dall'astronave principale e aveva cominciato la discesa sulla Luna. In quel momento mi arrivo' la notizia drammatica che non avremmo avuto le immagini''.
E in quel momento arrivo' l'aiuto di Armstrong. ''Mi chiedevo - prosegue - come avrei potuto fare la telecronaca e devo ringraziare Armstrong ed i suoi messaggi con il centro di controllo a Houston''. Cosi' e' stato possibile ricostruire tutte le fasi di quei momenti straordinari, anche se e' stato tutt'altro che facile: ''Erano messaggi molto essenziali e costellati di sigle e numeri''.
Stagno ha incontrato per la prima volta Armstrong qualche mese dopo la missione, quando venne a Roma con gli altri due membri dell'equipaggio, Buzz Aldrin e Michael Collins. ''Vennero a Roma nell'autunno 1969 e li conobbi al Quirinale, dove incontrarono il presidente Saragat. Ma avevano molta fretta di andare via: erano stati invitati ad una festa da Gina Lollobrigida. Cosi' li aiutai a raggiungere il cortile attraverso una stretta scala a chiocciola, alla fine della quale ci sorprese un paparazzo. In quella foto Armstrong e' l'unico a sorridere, come un ragazzino''.
Tito Stagno lo incontro' anche dieci anni piu' tardi, nell'anniversario della missione Apollo 11. ''Era l'unico agnostico e l'unico civile del suo equipaggio. Era molto riservato, al punto che non parlava mai della sua storica missione. Era - conclude Stagno - una persona molto buona e disponibile''.