C'è il big match e ognuno usa le armi che ha. Stratosferiche, financo eccessive quelle di Sky che, alla vigilia, per cautelarsi in caso di mancato scudetto ricorda i quarantanni di Fabio Caressa, manco fosse la stessa cosa.
Poi le solite ridondanze, una incomprensibile chiusura al mondo esterno (nemmeno un aggiornamento dei risultati durante la diretta su Sky 1), però una regia attenta a cogliere, in mezzo al pubblico, volti eccedenti.
Memorabile il cipiglio di Aldo, Giovanni e Giacomo dopo i gol della Roma. Mai visto tre comici cosi tristi.
Le armi di «Controcampo ultimo minuto», invece, sono puntate sull'obiettivo sbagliato. Ha vinto la Roma? E consigliano al suo capitano di andarsene. Cosi Maurizio Mosca quando vede arrivare Totti: «Dai retta a un vecchio rincoglionito come me, vai 2-3 anni in un'altra squadra»,.
Meglio vada lui in altre trasmissioni E la Rai? Le armi non le ha. Tutto quello che offre, a partita finita, è un collegamento su Rai Tre con San Siro.
Non San Siro il campo. ovvio San Siro stadio, perché gli inviati, senza immagini, stanno fuori, pressapoco nella zona dove vendono i panini.
Sono Amedeo Goria circondato da tifosi che fanno, ciao con la manina e una collega che rincorre gli spettatori per chiedere loro com'è andata. Per favore, ridategli i diritti, certe scene fanno male al cuore
METTETEVI D'ACCORDO Come stavano i giocatori dell'Inter subito dopo la partita? Antonio Bartolomucci (Mediaset): «Sereni e soddisfatti». Monica Vanali (Italia Uno): «Arrabbiati e delusi». La pluralitànell 'informazione.
DICIAMO COSI' Franco Ligas a «Controcampo ultimo minuto» subito dopo il 2-0 dell'Empoli. «Bobo Vieri, preoccupato, medita». La meditazione di Vieri, così come viene espressa dal labiale: «Ma vaff...».
LA FRASE STORICA Ilaria D'Amico: «Mancini e Vialli sono particolarmente metaforici con una vena di poetica». Qualcuno ci spieghi che vuol dire.
Vincenzo Cito
per "La Gazzetta dello Sport"