Tg1: uno studio dimostra il calo degli ascolti, ma i vertici Rai negano
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Reuters

Lo dice uno studio di Francesco Siliato, professore di Sociologia al Politecnico di Milano, secondo cui nel periodo di conduzione di Mentana, nel periodo compreso tra il 30 agosto e l'8 settembre, il Tg di La7 è cresciuto del 5,91%. Il trend positivo sembra continuare secondo i dati Auditel, elaborati dallo studio Frasi - Nielsen Tam.
"Produrre il 10% in così poco tempo mostra sia la debolezza dei Tg delle 20 di Rai1 e Canale5 che l'abilità del newcomer nel cogliere il punto debole dei concorrenti", ha detto a Reuters il professor Siliato, analista anche presso lo studio Frasi di Milano.
Secondo lo studio, le perdite più marcate sono registrate non solo da Canale5 ma anche da Rai1: oltre 300 mila persone sintonizzate su Rai1 poco prima delle 20 cambiano canale per seguire il Tg di Mentana.
"Una buona quantità di persone non ama l'eccesso di adesione alle posizioni governative", ha detto il professore del Politecnico, sottolineando come il risultato di Mentana sia notevole anche in funzione della mancanza di un traino forte.
I dati relativi al 9 settembre indicano che, alle 19:50, il 29,89% dei telespettatori è sintonizzato sulla prima rete della Rai, scendendo al 25,5% durante il telegiornale, mentre La7 passa dall'1,91% al 9,10%.
Il Tg della rete di Telecom Italia Media ha fatto registrare un aumento continuo degli spettatori, passando da circa 400 mila a inizio luglio a oltre 2 milioni il 7 settembre 2010, mentre il 7 settembre 2009 gli spettatori non raggiungevano quota 500 mila.
La conduzione di Mentana ha raggiunto uno share massimo nella fascia d'età compresa tra 55 e 65 anni (9,82%), superando la soglia del 9% anche nelle fasce 25/34, 45/54 e oltre i 65 anni.
"I pubblici con alto reddito ed una istruzione superiore, quelli più portati all'esercizio della critica, hanno per primi abbandonato i due tg e sopratutto il Tg1 per la visione più laica e giornalistica del TgLa7", ha detto Siliato parlando al telefono.
Per il ricercatore, ai telespettatori che hanno abbandonato i due telegiornali, si sono aggiunte anche le persone che avevano in precedenza smesso di guardare in genere i tg.
Il giornalista milanese è diventato direttore del tg a inizio luglio ma ha iniziato a condurre l'edizione serale il 29 agosto, facendo registrare il giorno dopo un raddoppio degli spettatori.
Telecom Italia Media ha ampliato oggi i rialzi degli ultimi giorni ed è salita di oltre 2 punti percentuali. Secondo un trader sentito da Reuters, l'andamento in Borsa del titolo beneficia dall'aumento degli ascolti.
I vertici della Rai rispondono alle critiche per un presunto calo del Tg1, mettendo in discussione i risultati del professor Siliato e le successive critiche piovute sul telegiornale diretto da Augusto Minzolini.
In un comunicato diffuso oggi pomeriggio, la vice direzione generale della Rai precisa che "nel mese di agosto 2010 il Tg1 delle 20 ha incrementato l'ascolto di 471 mila telespettatori rispetto al corrispondente periodo del 2009" mentre nel periodo compreso tra il 30 agosto e il 9 settembre "il Tg1 ha registrato una crescita di 100 mila telespettatori" rispetto allo stesso arco temporale dell'anno precedente
Rimandando la questione alla Commissione Vigilanza, il senatore del Pd Vincenzo Vita ha ravvisato nel presunto calo "un chiaro segno di crisi dell'intera stagione", una vicenda da leggere in termini politici, "data l'evidentissima impostazione berlusconiana scelta dalla direzione della testata".
Rincara la dose Antonio Di Pietro, sostenendo che il piccolo terremoto è una cartina tornasole di un mondo dell'informazione carente. "Minzolini è l'esempio più plastico dell'informazione malata ma è tutto l'insieme che è malato, non solo l'informazione, ma anche gli organi al suo controllo", ha detto il leader dell'Idv in una nota.