Dove va questo Paese? Quali sono i suoi bisogni? E quali i suoi sogni? Dopo cinque anni, Enzo Biagi torna in TV e racconta ancora una volta, a modo suo, lâItalia. Attraverso le storie della gente comune, quella che la politica la sceglie, certo, ma anche la subisce, e attraverso i punti di vista di chi sta un palmo al di sopra della politica, grandi scrittori, grandi medici, grandi intellettuali ai quali Biagi chiede una via, un percorso, un progetto per un Paese, - dice, - âche pare aver smarrito la speranzaâ.
âRTâ sâintitola il programma di Enzo Biagi, che, anche nel titolo, oltre che nella formula, ripropone il primo rotocalco della storia della televisione italiana, di cui proprio il grande giornalista era il direttore, quando era a capo anche dellâunico telegiornale della Rai: era il 1962.
âRTâ andrà in onda per otto puntate, ogni lunedì, su Raitre, alle 23,15 a partire dal 23 aprile, ma la puntata dâesordio sarà uno speciale di 80 minuti, che andrà in onda domenica 22 aprile, alle 21,30, e che sarà intitolata âResistenza tre giorni dopo si celebra la festa della Liberazione e resistenzeâ (quelle quotidiane ed eroiche, sconosciute ed esemplari - della gente qualunque.)
Roberto Saviano (lo scrittore di Gomorra) e Gherardo Colombo (il giudice che ha deciso di lasciare la magistratura) saranno, gli ospiti. E poi mons. Giancarlo Bregantini, il vescovo di Locri, lâon Tina Anselmi e Vittorio Foa.
E poi piccole storie di sopravvivenza dal Nord al Sud, gli operai di Bollate, che sono riusciti a rilevare la loro fabbrica dismessa, i nuovi poveri che a Roma occupano le case per bisogno e le grandi storie di eroi per caso: i giornalisti morti sui tanti fronti delle guerre che volevano raccontare.
E la partecipazione straordinaria di Paolo Rossi, nelle vesti del âsignor Rossiâ alle prese con lâamministratore di un condominio pieno di ingiustizie e di misteri che assomiglia tanto al âCondominio Italiaâ.