Il Tg1 leader incontrastato dellâinformazione daytime, il Tg5 resta a distanza. Se lâedizione serale è soggetta a variazioni più significative in termini di ascolti e share, poco cambia nellâedizione meridiana.
Le prime due settimane di maggio confermano un trend ormai consolidato: alle 13 e 30, ogni giorno, quasi 5 milioni di telespettatori scelgono Rai Uno e le notizie di Gianni Riotta, mentre lo share, pur in leggero calo rispetto ad aprile, resta vicina alla vetta del 29%.
Unico rivale del Tg1, alla stessa ora, è il Tg4 protagonista da sempre di un duello impari sul fronte ascolti: il Tg di Emilio Fede, che mai in questi anni ha impensierito il âgiganteâ Tg1, raggiunge una media share del 10%, ma a scegliere gli schermi di Rete 4 sono oltre un milione e mezzo, rappresentati da una nutrita platea femminile.
Antagonista diretto del Tg5, la cui media share si aggira attorno al 22%, è il Tg2, anche se il verdetto della share non regala alcuna sorpresa. Al dilemma quale Tg scegliere alle ore 13 il pubblico non ha dubbi.
Ad aggiudicarsi le preferenze della platea assetata di notizie è ancora la testata diretta da Carlo Rossella, protagonista in questa stagione di una sensibile ripresa in termini di ascolti e share soprattutto nellâedizione serale.
Tre punti: è questo il gap che separa lâinformazione meridiana di Rai Due da quella di Canale 5. Il Tg2 (19,40%) segue a ruota il Tg5 (22,33%): il notiziario di Canale 5 vince ancora il duello dellâora di pranzo, premiato dallâascolto di quasi tre milioni e mezzo di telespettatori.
Per gli appassionati di spettacolo e gossip lâappuntamento con la notizia inizia già alle 12 e 25 con Studio Aperto. Lâofferta informativa di Mario Giordano continua a raccogliere risultati lusinghieri conquistando i favori di oltre due milioni di telespettatori.
Lo share, che cede al taglio giovane del Tg, regala alla testata di Italia 1 il 18,83%, mentre a chiedersi che tempo farà e chi ha scelto il nome della figlia di Francesco Totti, sono oltre due milioni. Sulla sponda Rai, lâultimo faccia a faccia con la notizia scatta alle 14:20. Resta stabile anche lâinformazione di Rai Tre, legata soprattutto a temi economico-politici, che piacciono a un pubblico anziano ma tengono a distanza i giovani.
La squadra di Antonio Di Bella raccoglie nelle prime due settimane del mese lâ11% di share ma a scegliere il Tg3 sono presenti in un milione e 600 mila.
E La7? La rete del gruppo Telecom Italia Media, dove il grande sport è di casa, cerca di essere protagonista anche nellâinformazione, grazie anche alla direzione di Antonello Piroso. Gli ospiti in studio, firme del giornalismo, personaggi della politica, dello sport e dellâeconomia, si rivelano scelta ad hoc per il Tg. La corsa allâAuditel continua, per ora câè il 2,60% di share.
Lucilla Bicocca
per "Il Riformista"