Ha fiutato la notizia. Ha capito che poteva essere un «colpaccio» per il suo approfondimento di Canale 5.
Per questo Enrico Mentana ha detto — riferendosi al video «Sex crimes and Vatican» — «se la Rai non lo vuole, il documentario della Bbc lo compriamo noi per "Matrix"».
Quel filmato — che racconta di preti pedofili che sarebbero stati protetti dal Vaticano e dall' allora cardinale Joseph Ratzinger — è fermo lì: Santoro lo vuole acquistare per il suo «Annozero», ma la Rai è indecisa se trasmetterlo o no. Oggi deciderà.
Nel frattempo Mentana ha per l'appunto lanciato un sasso che — come sottolinea lui stesso — «è stato quasi più un modo per smuovere le acque. Perché se un documentario è sul mercato, non è da catacombe».
Una censura preventiva che per ora potrebbe essere solo dei vertici di viale Mazzini, ma che domani potrebbe avere la firma anche dei gran capi di Cologno Monzese. Perché magari il presidente Mediaset Fedele Confalonieri o il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi potrebbero non gradire questa messa in onda.
«E vero, potrebbero — confessa Mentana—e io ascolterei le loro motivazioni, ne discuteremmo. Ma il punto non è questo, non è solo se mandarlo in onda oppure no. Il punto è come trasmettere un filmato del genere, con quali modalità. La questione è sempre sul come proporre le cose scottanti. Non è che siccome sono scottanti, Si ignorano. Abbiamo trattato argomenti anche più.spinosi. Io saprei come contestualizzare questo tema, come del resto saprebbe farlo Santoro. Senza dimenticare due aspetti: le nostre responsabilità sono forti, ma la gente non è sciocca e sa valutare tutto».
Certo è che questo argomento, viste le sue implicazioni politico-sociali, è ad alto tasso di rischio. Ragion per cui, almeno per ora e finché possono, i vertici Mediaset stanno alla larga dall'argomento.
Si limitano a spiegare: «Va da sé che non trasmetteremo nulla che non risponda a criteri di obiettività e completezza. Detto questo preferiamo restare fuori da questa polemica che è tutta politica».
Certo è vero, attualmente la questione è ovviamente diventata politica: si terrà conto dei rapporti con il Vaticano o delle denunce giornalistiche? Oggi vedremo.
Certo è che Mentana, per il suo «Matrix», ha sempre cercato di lasciare la politica fuori dalla porta, per questo prova a spostare il problema su un altro livello di discussione:
«Se un documentario della Bbc diventa proibito, abbiamo finito di lavorare. Parliamo da sempre della Bbc come un esempio lontano da applicare, poi quando c'è l'occasione si scappa Detto questo è evidente che il filmato va visionato, tradotto e valutato. Magari è opinabile e non ha senso trasmetterlo, magari no. È sbalorditivo perché stiamo discutendo tutti a proposito di qualcosa che nessuno ha ancora visto. Il nostro mestiere è mostrare le cose per poi discuterne. Se la Rai non acquista questo documentario, noi lo visioneremo. Non mi pare di fare la rivoluzione francese se dico questo».
Maria Volpe
per "Il Corriere della Sera"