Nei tre mesi chiusi il 30 Giugno scorso, 21st Century Fox ha registrato profitti netti attribuibili ai soci del gruppo per 476 milioni di dollari, in calo del 16% circa dai 567 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Gli utili al netto di voci straordinarie sono passati a 36 centesimi per azione dai 45 centesimi di un anno prima ma sopra i 35 centesimi per azione attesi dagli analisti. In quello che per il colosso dell'intrattenimento è stato il quarto trimestre fiscale i ricavi sono saliti del 2% a 6,75 miliardi di dollari. Il consenso era però di 6,77 miliardi.
Nel dettaglio, la divisione di tv via cavo che comprende Fox News ha registrato vendite in rialzo a 4,33 miliardi e quella delle tv tradizionali ha messo a segno un fatturato praticamente invariato intorno a 1 miliardo. La divisione cinematografica ha invece subito un calo a 1,8 miliardi a causa di un confronto difficile con lo stesso periodo del 2016, durante il quale nelle sale arrivarono pellicole come come «The Martian» e «Deadpool». L'intero anno fiscale è terminato con ricavi per 28,5 miliardi di dollari, in rialzo del 4% annuo grazie a introiti da pubblicità migliori e che hanno controbilanciato le vendite più basse legate alle uscite nei cinema dei suoi film. Il gruppo ha annunciato una cedola di 0,18 dollari per i titoli di Classe A e B: verrà pagata il prossimo 18 ottobre a chi sarà socio il 13 settembre.
L'azienda parte della galassia Murdoch ha inoltre spiegato che resta ancora aperta la partita per prendere il controllo della britannica Sky. Ricordando di avere ricevuto i via libera delle autorità competenti di vari Paesi tra cui quello italiano, 21st Century Fox ha sottolineato come ancora manchi il semaforo verde del Regno Unito. Là il gruppo ha incontrato gli ostacoli del ministro della Cultura, che potrebbe sottoporre il caso all'autorità per la competizione e i mercati. Se così facesse, ha comunicato Fox, la chiusura della transazione da 11,7 miliardi di sterline per rilevare il 61% di Sky che ancora non possiede sarebbe attesa il 30 giugno 2018.