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«Non mi sento un supereroe», ride Pupo, «ma uno che lavora sodo e dâestate è pure più difficile perché fa caldo. Soprattutto mi sento uno a cui non è mai stato regalato niente».
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Ma qualcosa di fantastico questi ultimi anni lâhanno avuto. Ricapitolando, dopo un lunghissimo silenzio, due estati fa ha condotto su Raiuno il giochino Il malloppo. Un successo.
«... inaspettato! Avevo poca esperienza di televisione, ma ero caduto in disgrazia e dovevo cercare di tornare nelle grazie del pubblico».
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La riuscita del Malloppo le ha fatto guadagnare la conduzione di Affari tuoi, ancora ottimi ascolti. Ma improvvisamente, lâestate scorsa câè stato il flop di Tutto per tutto e la Rai lâha rispedita nel dimenticatoio.
«Sbagliato. Questâinverno mi hanno chiamato per fare lâospite in decine di trasmissioni e offerto nuovi programmi, ma io ho rifiutato, il mio contratto me lo consentiva».
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Perché lo ha fatto?
«Non avevo nulla da dire. E non ero costretto a parlare come qualche anno fa, quando avevo così bisogno di lavorare da permettere che mettessero in piazza tutte le difficoltà che ho incontrato nella mia vita».
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Non câentra Del Noce, allora.
«Quando sono stato assunto in Rai, ho fatto stampare un centinaio di magliette che ho distribuito a tutti i dirigenti. Câera scritto âForza Pupo, abbasso i pupazzi, viva la tv senza raccomandazioniâ. Per dire che nessuno ha mai scelto al posto mio. La Rai mi usa per sperimentare e a me piace».
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Tra i quiz milionari, i tornei di poker su Sky Sport e il suo spettacolo teatrale Il grande croupier, che da febbraio andrà in tournée, insiste a parlare di gioco anche se ne è stato tanto danneggiato. Le viene spontaneo?
«In questo mestiere non câè nulla di spontaneo. Mâintendo di gioco, sono a mio agio quando ne parlo, e questo al pubblico piace perché risulto naturale. In sostanza la mia è una scelta di marketing».
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Si aspettava lâexploit di Reazione a catena?
«Mi stupisce che sia seguito da tanti ragazzi. Non sono spettatori abituali di Raiuno. Invece li vedo a divertirsi in spiaggia con il gioco dellâintesa, quello dove un concorrente è di spalle e deve indovinare una parola in base alle definizioni inventate dai compagni di squadra».
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Leggono anche il suo blog e lei risponde sempre a tutti.
«Ho una decina dâanni di troppo per avere un rapporto rilassato con internet, mi sento particolarmente fiero di gestire addirittura un blog».
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Del Noce le ha proposto qualcosâaltro per lâinverno?
«Lâultima volta che abbiamo parlato, quattro giorni fa, mi ha detto che forse a settembre non sarà più il direttore di Raiuno. Questo mi dispiace perché lo stimo molto, ha svolto bene il suo lavoro. Ad ogni modo, Reazione a catena tornerà in onda nei prossimi mesi. E il mio contratto con la Rai, che scade a dicembre, dovrebbe essere rinnovato».
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In tutto questo continua a cantare. Sabato si esibirà in Slovenia.
«Mi crogiolo nellâillusione di rivedere prima o poi una mia canzone in classifica. Quasi tutti gli addetti ai lavori sono convinti che non ce la farò. Io scommetto di sì».
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Paola Manciagli
per "Il Giornale"
per "Il Giornale"