
Un ruolo che presuppone di parlare alla massa e all'elite. Intorno a questo tema e' ruotato il workshop sulla tv del futuro, tenutosi oggi a Verona nell'ambito della 59ma edizione del prix Italia.
Ma il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, ha esordito con una battuta: ''la conoscenza del futuro e' materia di profeti non di professionisti''. Quello che e' evidente, ha pero' aggiunto, e' che ''e' in corso un cambiamento importante, alimentato dagli sviluppi tecnologici e dalla moltiplicazione dell'offerta televisiva''.
La Rai, ha aggiunto, ''sara' presente nel digitale terrestre e su internet perche' il servizio pubblico non potra' mancare sui nuovi 'schermi'''.
Tuttavia, ha sottolineato, la ''tecnologia non e' un destino. Per poter soddisfare il pubblico servono risorse''. E le difficolta' di bilancio affliggono tutti i broadcast pubblici europei costretti ad inseguire le tv commerciali senza pero' venir meno alla loro funzione di garanzia nei confronti dei rispettivi paesi.