
ÂÂ
Lo ha deciso ieri il Cda di viale Mazzini. Chiudendo così una settimana di animato dibattito sul futuro dei reality show nella tv pubblica. Innescato dal presidente Claudio Petruccioli che si era augurato di liberare presto i palinsesti da programmi di così scarso valore culturale.
ÂÂ
Ebbene, mentre ci si riflette, la Rai intanto si tiene stretto il suo gioiello da 26% di share, un picco per Raidue. E lo fa alla svelta prima che la Magnolia di Giorgio Gori cambi idea. Già, perché il termine ultimo per sciogliere la riserva scadeva il 12 aprile, prima della prossima seduta del consiglio d'amministrazione fissata per mercoledì 18 aprile. Perciò era necessario «quagliare».
ÂÂ
Così è andata, l'«Isola» è salva. Benché non all'unanimitàe anzi con inedite fratellanze trasversali. Col sì dei consiglieri Nino Rizzo Nervo (DI), Angelo Maria Petroni (FI), Gennaro Malgieri (An) e Giovanna Bianchi Clerici (Lega).
Con il «no» ovvio di Petruccioli e quello forse più di solidarietàall'amico Claudio di Carlo Rognoni (Ds) che pochi giorni fa aveva detto: «Io non sono snob, i reality ci vogliono».
Ieri invece ha votato contro «perché sono convinto che si tratteràdi una specie di accanimento terapeutico per l'attuale gestione di Raidue».
ÂÂ
Un'«ultima spiaggia» offerta al direttore Antonio Marano che l'Unione vorrebbe tanto sostituire, stoppata dalla Cdl. Astenuto Sandro Curzi (Prc), assente Marco Staderini (Udc), fuori stanza ma contrario Giuliano Urbani (FI): «Non ripudio il genere ma così finalmente si spinge l'azienda a cercare alternative».
ÂÂ
Salvati i naufraghi, la Rai però vuole evitare la deriva trash. E dunque ha messo dei «frangiflutti» ben precisi. Ossia dei vincoli di qualità. Il programma dovràcomunque essere riformulato in modo da renderlo degno di un servizio pubblico. Quindi con maggiore attenzione nella scelta del cast evitando presenze imbarazzanti o di basso livello.
ÂÂ
«L'Isola poi non dovràdiventare un arcipelago», spiega Nino Rizzo Nervo che ha subordinato il suo sì proprio a questi correttivi. Ossia: il programma dovràrestare nei propri spazi, la prima serata settimanale e la striscia quotidiana. Senza invadere l'intera programmazione con collegamenti e dibattiti nei vari contenitori di Raidue ma anche di Raiuno. A volte persino nei tg.
«Perché la riflessione di Petruccioli va presa sul serio», spiega Rizzo Nervo. «Adesso abbiamo tutto il tempo di capire se fare i reality e quali nel 2008».
ÂÂ
Il contratto con la Magnolia vale un anno e non tre come chiedeva Gori. Viale Mazzini conserva il diritto di prelazione per le prossime stagioni. I costi restano quelli: 7 milioni e 800mila euro tutto compreso. Nel 2006 l'Isola però ne ha portati 14 milioni e 800mila nelle casse della Sipra.
E sempre ieri il Consiglio d'amministrazione ha approvato all'unanimitàil contratto di servizio per il triennio 2007-2009 che oggi verràfirmato al ministero delle Comunicazioni.
Per via dei moltissimi emendamenti, si prevedono oneri aggiuntivi da circa 150 milioni per cui non è certissima al momento la copertura.
ÂÂ
Giovanna Cavalli
per "Il Corriere della Sera"
per "Il Corriere della Sera"